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Fondi anticrisi: la delusione di Reolon per le scelte delle Comunità montane

«Sono molto amareggiato dalle prese di posizione personali di alcuni presidenti di Comunità montana». Il presidente della Provincia di Belluno, Sergio Reolon, vede una chiara «mancanza di responsabilità» nei tentativi di polemica sollevati da alcuni presidenti di Comunità montane contrari a varare le misure economiche in favore dei lavoratori decise ieri dalla Provincia di Belluno in accordo con gli enti pubblici, le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria e il Consorzio Bim.
«In un momento di così grande difficoltà per il nostro territorio», afferma Reolon, «in cui sono a rischio migliaia di posti di lavoro, c’è chi si preoccupa delle propria sopravvivenza politica. Raccolte le diverse sollecitazioni del mondo economico e sindacale avevo annunciato al presidente della Cm Centro Cadore, Flaminio Da Deppo  la volontà di prendere delle misure straordinarie per contrastare gli effetti della crisi sui lavoratori. Purtroppo il presidente Da Deppo mi aveva segnalato la resistenza di alcuni suoi colleghi e per questo ho provveduto a un invito formale. Quell’invito è rimasto lettera morta e credo sia un’occasione persa». Resta da rilevare, sottolinea il presidente della Provincia, «come l’atteggiamento di chiusura di alcuni presidenti rispetto all’emergenza lavorativa e sociale che avanza non sia ascrivibile genericamente alla “politica”, ma a discutibili scelte personali».
«Spero comunque», conclude Reolon, «che ci sia un ripensamento e che tutti aderiscano nell’interesse collettivo del nostro territorio». Ieri, mercoledì 8 aprile 2009, Provincia di Belluno, Camera di Commercio, Consorzio Bim, Confindustria, Unione artigiani, Appia, Ascom, Confederazione italiana agricoltori, Confagricoltura, Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di firmare un accordo di programma che prevede: ll’anticipazione del trattamento di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria per il periodo oltre le otto settimane continuative, nonché del trattamento di Cassa Integrazione Guadagni in deroga;
l la creazione di un Fondo straordinario di solidarietà per quei lavoratori dipendenti o autonomi residenti in provincia di Belluno che perdono il lavoro e risultano privi di qualsiasi ammortizzatore sociale e che versano in situazione di particolare difficoltà economica;
ll’attivazione di processi di riqualificazione e di politiche di reimpiego previsti nelle “Linee guida delle politiche del lavoro nella Regione Veneto per fronteggiare la crisi occupazionale”.

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