“Sembra da dati pubblicati sui giornali che la salute dei veneti sia in ottime mani date le performance manageriali delle nostre aziende sanitarie”.
Lo sostengono il comitati veneti e CoVeSap a difesa della salute
“Performance, manager, Azienda” sono parole che non dovrebbero appartenere al linguaggio della sanità pubblica – commentano – perché negli ospedali o dentro le mura dei servizi sanitari pubblici si fanno prevenzione, diagnosi, cure e si riabilita il paziente.
Questi sono i principi a cui si attengono ancora quei medici, infermieri e tutto il personale sanitario che rimangono al servizio di tutte e tutti.
Il 4° posto alla ULSS1 Dolomiti di Belluno non è sembrato tanto corriposndente alla realtà per i tanti cittadini e cittadine che ieri sera hanno riempito la sala in via Rugo 21 a Belluno.
L’invito a parlare di Sanità , organizzato dal Comitato Popolare di Borgo Piave di Belluno, ha coinvolto due relatrici (Orianna Zaltron di Comitato di Schio e referente CoVeSaP – coordinamento veneto per la Sanità Pubblica e una refferente del vicino Comitato feltrino per il Diritto alla salute).
Durante la serata si sono affrontati i temi delle liste d’attesa e dei ritardi nell’erogazione delle prestazioni, dell’impossibilità per molti di comprendere perché, chi amministra il nostro Stato e la nostra Regione – sottolineano i Comitati – non regolino il ricorso sempre più frequente alle esternallizzazioni per fronteggiare la fuga di professionisti (gettonisti o altro con la reale riduzione talvolta dei tempi allla visita stessa) , l’esodo verso il privato che fa della Sanità il proprio business.
La quotidianità che vivono le persone che si rivolgono al SSN e la realtà vissuta – concludono i rappresentanti dei Comitati – sembrano essere diverse da quella raccontata sui giornali.
Preziose le informazioni e le riflessioni fatte durante tutta la serata.