“Settembre Piavense” l’iniziativa dell’Associazione Borgo Piave ETC aps di Belluno che promuove gli eventi diffusi tra i due borghi storici della città, Borgo Prà e Borgo Piave, prosegue domenica 29 settembre alle 17.00 con “Impressioni di porto fluviale…”
Si tratta di una proposta culturale che si terrà nella sala al pianterreno di palazzo Doglioni a Borgo Piave, che mostrerà ai visitatori un’anteprima dello spazio che verrà allestito per parlare di quando il borgo era porto fluviale della Città di Belluno e vi era proprio in quella sala uno spazio degli zattieri di Borgo Piave dove si scambiavano merci, opinioni, problematiche condivise ma anche si faceva scuola per insegnare alle nuove generazioni la nobile e difficile arte di “navegar per la Piave”.
In questo spazio, seppur contenuto, sarà possibile vedere gli attrezzi del mestiere dello zattiere borgo piavense Marchetti quali l’anger, il zapin, il sogàt, l’abito con il tipico cappello con la falda larga, utile per far cadere la pioggia all’esterno delle spalle durante il viaggio in zattera, timbri con i quali le Segherie Collarin, poi Bellunesi, che avevano la sede proprio a Borgo Piave in riva al fiume, marchiavano il legname per il commercio ma anche fotografie che mostrano il borgo con le zattere, la rievocazione storica del 1951, partita proprio dalle segherie del borgo ed altri elementi identitari di Borgo Piave. Si spera che l’anteprima possa anche essere un momento di confronto e scambio di idee su come ultimare l’allestimento e spinga altre persone che hanno oggetti inerenti a prestarli come già fatto dal Sig. Caviola che mesi fa ci ha dato 3 importanti pezzi che saranno visibili sempre in questa data.
“L’epopea degli zattieri da un po’ di anni a questa parte si è cominciata a riscoprire, conoscere e narrare ma a Belluno, a causa anche del Vajont e l’alluvione del ’66, la storia si era un po’ persa perché la comunità del borgo legata al fiume era stata fatta trasferire in altre zone della città, meno esposte alle piene ed allagamenti, disgregando di fatto quel gruppo di persone che potevano portare avanti direttamente sul luogo questa storia. Approfondendo e facendo ricerche negli anni siamo riusciti a rimettere “insieme i pezzi” grazie alla disponibilità dei discendenti diretti di chi sul porto di Belluno ci ha vissuto e lavorato vedi appunto la famiglia Marchetti, i Collarin, la casata dei Sommavilla-Vigna. Ora siamo quasi pronti ad aggiungere alla narrazione delle Maschere Dolomitiche anche quella degli Zattieri di Borgo Piave”.
La scelta del 29 settembre non è casuale ma è una delle due individuate per le Giornate Europee del Patrimonio che quest’anno inviteranno il pubblico a scoprire di più sul patrimonio culturale di ben 40 paesi in tutto il continente europeo. Molti eventi prenderanno parte al tema annuale condiviso che quest’anno è “Patrimonio di percorsi, reti e connessioni” e porrà l’attenzione sul mostrare le interconnessioni che hanno plasmato il ricco e diversificato patrimonio europeo nel corso della storia, dalle antiche strade e reti commerciali ai moderni collegamenti digitali. Ecco che il fiume Piave, grazie agli zattieri, è stato per secoli una rete e via commerciale e quindi la presentazione del nuovo spazio è perfettamente in linea con il tema proposto quest’anno. Per l’associazione è il secondo anno di adesione a queste giornate che l’anno scorso hanno visto a Borgo Piave la visione in anteprima del Museo Maschere Dolomitiche di Gianluigi Secco.
Per questioni di spazi è richiesta la prenotazione a segreteria@borgopiaveetc.it ma invitiamo chi volesse partecipare all’appuntamento del 22 settembre a presentarsi ugualmente alla Casa dei Maestri perché i posti sembrano sufficienti. Per quanto riguarda invece la proposta a palazzo Doglioni la prenotazione è obbligatoria perché lo spazio è piccolo. Si consiglia un contributo minimo di 5 euro a persona utile alle attività associative e all’allestimento della sala del porto.