La Festa del fagiolo di Lamon si avvicina a grandi passi: mancano due settimane al tradizionale appuntamento con l’agricoltura, la gastronomia, la cultura e gli spettacoli, arrivato quest’anno alla 33esima edizione. L’organizzazione, affidata come sempre alla Pro loco di Lamon, all’amministrazione comunale e al Consorzio di tutela del fagiolo di Lamon, ha messo a punto un programma intenso, spalmato su tre giorni, che ha uno dei punti focali nella cultura e nelle mostre in particolare.
Come accade ogni anno, c’è una mostra principale, ospitata nella ex chiesa di San Daniele, di per se stessa scrigno d’arte e di storia, e altre mostre distribuite in varie location nel paese di Lamon. La mostra principale si intitola “Stagioni. Vita e lavoro in un territorio alpino” ed è curata dal Mets, il museo etnografico trentino di San Michele all’Adige. La mostra racconta la vita scandita dal ritmo lento e sempre uguale della montagna alpina, che appartiene ormai ad un passato sempre più remoto. “Stagioni” propone una selezione di oggetti iconici della cultura tradizionale provenienti dalle collezioni del museo, accompagnata da documenti tratti dallo schedario di Giuseppe Sebesta, ricco di oltre diecimila schede, e dal suo immenso archivio fotografico. Sebesta, fondatore del museo, raccolse oggetti di interesse etnografico, frequentò mulini, segherie e botteghe artigiane, indagò villaggi, masi, malghe, boschi.
Chi ama il vivere quotidiano di un tempo, arrivando a Lamon potrà visitare, oltre alla mostra a San Daniele, anche l’esposizione del gruppo folkloristico locale Drio le Peche, dal titolo “Un tuffo nel passato”. Le altre mostre che saranno allestite in occasione della festa sono quella di fotografie di Paola Coldebella, in sala consigliare, la mostra di pittura di Sara Sacchet in un locale di via Resenterra, la mostra di pittura di Giovanna Forlin nel chiostro dell’ex asilo e i collage fotografici di Silvia Mantovani. Inoltre in via Cui i “Falsi d’autore” di Guerrino Gaio, e nella stessa sede il progetto editoriale di Piovego Lamon.
Nei giorni della festa è aperto anche il museo archeologico, sopra la sede della Pro loco, dove sono esposti i reperti trovati nelle campagne di scavi a San Donato, negli anni 2000, relativi ad una necropoli romana.