Il progetto del Pedibus si rimette in moto e aggiunge due tasselli: da lunedì i bambini vanno a scuola a piedi anche a Cavarzano e in centro storico. Prosegue e si amplia così l’iniziativa iniziata nel 2016, sospesa per un certo periodo ai tempi della pandemia e per mancanza di volontari e lo scorso anno ripartita dalla scuola Rino Sorio di Mussoi. A volerla il Comune di Belluno, l’ULSS che l’ha inserita nel più ampio progetto “Vivo Bene Veneto” e i genitori delle scuole. L’obiettivo è quello di educare i bambini al movimento, di far imparare loro le regole della strada, di stimolare un approccio sostenibile alla mobilità. Da lunedì, dunque, il trenino di bambini partirà anche a Cavarzano, diretto verso la primaria Tina Merlin, e da porta Rugo in centro storico per accompagnare gli studenti delle scuole al Parco Città di Bologna, con una trentina di piccoli passeggeri.
Il Pedibus funziona esattamente come uno scuolabus, ma non inquina e fa bene alla salute: ci sono i percorsi prestabiliti, le fermate e gli orari precisi in cui farsi trovare per “salire a bordo” con gli altri. Ad accompagnare i piccoli a scuola sono i genitori volontari che, divisi in turni per alleggerire l’impegno, sono stati iscritti all’albo comunale dei volontari e inizieranno questa esperienza dopo un breve momento di formazione curato dalla Polizia Locale. A tutti i partecipanti sarà consegnato il kit del “camminatore”: giubbotto catarifrangente per essere sempre ben visibili anche in condizioni di nebbia o pioggia, mantellina impermeabile e cappellino per ripararsi da sole, acqua e neve.
“E’ un modo bellissimo di andare a scuola – commenta l’assessore alle politiche giovanili, Roberta Olivotto -. Credo molto in questo progetto che nasce per la sua funzione educativa: nel percorso i bambini socializzano, sviluppano l’autonomia, fanno educazione stradale, conoscono il territorio. Come “effetti collaterali” positivi, il Pedibus contribuisce a li-mitare il traffico nei pressi della scuola e agevola le famiglie alle prese con la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Ringrazio i comitati dei genitori che hanno collaborato molto attivamente nella fase di organizzazione, i volontari e le dirigenti scolastiche che hanno apprezzato e sostenuto l’iniziativa”