
Sarà la scrittrice di origini armene Antonia Arslan l’ospite dell’anteprima del Mese del Libro Alpago. La rassegna di libri, cultura e attualità, giunta quest’anno alla sua 12.a edizione, è in programma in Alpago dal 15 settembre fino a fine ottobre. Venerdì 25 agosto, in sala parrocchiale a Farra d’Alpago, con inizio alle 20.45, l’anteprima con Antonia Arslan e il suo ultimo libro “Il destino di Aghavnì” (edizioni Ares 2022). Dialoga con l’autrice lo scrittore Antonio G. Bortoluzzi.
Il libro:
Nella primavera del 1915, alla vigilia del genocidio degli armeni, in una piccola città del centro dell’Anatolia, una ragazza di 23 anni che si chiama Aghavnì esce di casa con i suoi cari: il giovane marito e i due figli, un bambino di sei anni e una bambina di due. Nessuno li vedrà mai più. Scompaiono, semplicemente, senza lasciar traccia. Sono stati uccisi? O rapiti? Ma da chi? Nonostante le intense ricerche delle due famiglie, nessuno sembra saperne qualcosa. Poi, anche il loro ricordo sbiadisce fino a scomparire, nell’imperversare dei terribili eventi che iniziano proprio in quei giorni. Da una fotografia di questa sorellina di suo nonno, ritrovata a casa di un cugino in America, Antonia Arslan trae un racconto avventuroso di dolore e di coraggio, di morte e di rinascita, che culmina in uno strano Natale, in un misterioso presepio che diventa un riscatto dei cuori.
Antonia Arslan è una delle più amate scrittrici italiane e le sue opere sono tradotte in tutto il mondo. Ha insegnato Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova. Ha ritrovato le sue radici armene con la poesia di Daniel Varujan, da cui sono nati i bestseller “La masseria delle allodole” (Rizzoli 2004), da cui è stato tratto l’omonimo film dei fratelli Taviani, “La strada di Smirne” (Rizzoli 2009) e “Il libro di Mush” (Skira narrativa 2012). Altre opere: “Ishtar 2. Cronache dal mio risveglio” (Rizzoli 2010); “Il cortile dei girasoli parlanti” (Piemme 2011); “Il rumore delle perle di legno” (Rizzoli 2015); “Lettera a una ragazza in Turchia” (Rizzoli 2016); “La bellezza sia con te” (Rizzoli 2018).
Gli appuntamenti culturali del Mese del Libro Alpago riprenderanno quindi venerdì 15 settembre a Pieve d’Alpago con Matteo Melchiorre e il suo fortunato romanzo “Il duca” (Einaudi 2022) e proseguiranno venerdì 22 settembre con un doppio appuntamento alla biblioteca di Spert con le storie dell’Alpago, raccontate da Sara Piazza in “I giorni della merla” (ed. Luoghi Interiori 2023) e da Francesco Augusti in “La prima neve” (ed. Libeccio 2022), quindi domenica 1 ottobre a Torch con Tiziano Fratus e “Gli alberi millenari d’Italia” (Gribaudo 2021) e altri titoli “verdi” e sabato 7 ottobre a Puos d’Alpago con Antonio G. Bortoluzzi e il suo ultimo romanzo “Il saldatore del Vajont (Marsilio 2023). Sabato 14 ottobre, a Pieve d’Alpago, l’omaggio a Eugenio Padovan, con lo stato di avanzamento del progetto espositivo redatto dal Comune di Alpago per la conservazione in loco degli importanti reperti archeologici scoperti a Plois e a Curago e della situla funeraria di “Pian de la gnela”, tanto caro all’archeologo recentemente scomparso. Sabato 21 ottobre, a Pieve d’Alpago, sarà ospite lo scrittore Paolo Malaguti con il suo romanzo “Piero fa la Merica” (Einaudi 2023). A fine ottobre, in conclusione della rassegna culturale, la palestra comunale di Farra d’Alpago ospiterà la giornalista e inviata di guerra di La7, Francesca Mannocchi, che farà il punto sulla situazione della guerra in Ucraina. La data precisa dell’appuntamento verrà comunicata in base a quella di rientro della Mannocchi in Italia dalle zone di guerra, non ancora stabilita.
Il Mese del Libro Alpago incontra anche quest’anno le scuole: Tiziano Fratus (lunedì 2 ottobre) illustrerà ai ragazzi della primaria del Comprensivo di Alpago il suo “Manuale per giovani inventori di alberi e foreste” (Gribaudo 2023) mentre Paola Zambelli (sabato 14 ottobre) parlerà agli studenti delle scuole medie del suo libro “La diga più alta del mondo, Vajont 1963” (Michael edizioni 2023), nel 60° anniversario della tragedia.
Il commento del curatore artistico, Ezio Franceschini:
Siamo giunti quest’anno alla XII edizione del Mese del libro Alpago. Un percorso culturale che, pagina dopo pagina, appuntamento dopo appuntamento, ha ospitato in questi anni in Alpago decine di scrittori e scrittrici, giornalisti, personaggi dell’attualità e dello sport e laboratori di scrittura e artistici, questi ultimi rivolti anche ai ragazzi delle scuole. Anche quest’anno la rassegna non fa eccezione, anzi, conferma la sua crescita grazie alla sempre più proficua interazione con il territorio che la accoglie da ormai dieci anni, con il coinvolgimento di molte associazioni, che in questo limitato spazio non possiamo enumerare tutte, ma che rappresentano il valore aggiunto a questa manifestazione, insieme ai tanti collaboratori e volontari che ogni anno permettono la sua realizzazione e che mi preme ringraziare a nome di tutta l’organizzazione. Con una doppia valenza di base: far conoscere da vicino al pubblico le opere selezionate a ogni edizione dallo staff del Mese e i loro autori e autrici, e far partecipi questi ultimi di un territorio che da solo si configura come un’opera d’arte e che per tutti quelli che sono stati accolti, nessuno escluso, rappresenta qualcosa da ricordare e un luogo amico dove ritornare, magari con le famiglie. Gli appuntamenti in calendario quest’anno parlano da soli di questa crescita, facendoci intendere che stiamo proseguendo sulla buona strada, cioè quella dove la cultura non è più un optional senza prospettive e ricadute positive, ma un fattore fondamentale di sviluppo e di crescita e un modo affascinante per conoscere meglio il mondo e anche noi stessi”.
Il sindaco del Comune di Alpago, Alberto Peterle:
“Il Mese del Libro ritorna anche quest’anno in compagnia di importanti nomi del panorama letterario e giornalistico nazionale: nove appuntamenti nei quali potremo apprezzare le opere degli autori e anche le loro esperienza di vita.
Come ogni anno, anche in questa edizione saranno coinvolte le nostre scuole alle quali sono dedicati in modo particolare due degli eventi in calendario, questo perché tutti noi, dai più grandi ai più piccoli dobbiamo sentirci parte di una comunità che vive assieme la continua crescita culturale del nostro territorio.
È doveroso ringraziare il direttore artistico di questa rassegna, Ezio Franceschini, e tutto il gruppo di lavoro che in questi mesi si è impegnato per stilare il programma che ci viene offerto e seguire tutta la parte organizzativa di ogni appuntamento, assieme alle biblioteche e agli uffici comunali.
Da questo si può capire che manifestazioni come il Mese del Libro, ma la cultura ingenerale, coinvolgono diverse figure ed allora speriamo che molte persone si sentano sempre più chiamate in causa per sostenere ed arricchire col proprio aiuto, lo sviluppo culturale del nostro Comune di Alpago.
Chiudo con la parte più simbolica della manifestazione, e che personalmente ritengo particolarmente importante ed emozionante: della manifestazione. Quest’anno, infatti, saranno proposti due doverosi omaggi: uno alle vittime del Vajont, nell’anno del 60°esimo anniversario, e uno a Eugenio Padovan, a un anno dalla sua dolorosa scomparsa”.
Tutti gli aggiornamenti e i contributi sulla pagina FB Mese del libro Alpago
Curatore della manifestazione: Ezio Franceschini (giornalista); organizzazione: Comune di Alpago.