«Invece che decidere per le altre comunità, si investa su migliori impianti di
irrigazione. L’acqua è un bene prezioso e la pianura non può pensare di
disporne come vuole, imponendo la propria volontà agli altri territori»!
E’ secco il “no” del Movimento BARD – Belluno Autonoma Regione Dolomiti all’idea di
realizzazione di una diga sul torrente Vanoi, tra Trentino e Bellunese.
«Già dovrebbe essere un segnale d’allarme preoccupante il fatto che si siano comuni del Padovano e del Vicentino che approvano ordini del giorno a favore della realizzazione senza che nel dibattito siano stati coinvolti i comuni realmente toccati dal progetto; – continuano dal movimento – se poi ci aggiungiamo che gran parte dell’invaso interesserebbe la Provincia Autonoma di Trento, siamo al “paroni a casa loro”».
La posizione del BARD è chiara: «Perché realizzare ancora opere impattanti sul
territorio, un territorio che tra l’altro tra invasi e centraline sta pagando un costo
idrico altissimo senza ottenere nulla in cambio, quando invece la strada è quella
di andare verso un’agricoltura più sostenibile anche dal punto di vista della
produzione? Investire in nuove forme di irrigazione, ammodernando quei sistemi
che oggi invece vedono disperdere gran parte della risorsa idrica utilizzata:
questa deve essere la strada; l’acqua serve anche alla montagna che non deve
continuare ad essere considerata un semplice “bacino” – che sia idrico o turistico
poco cambia – ad esclusivo godimento della pianura. Non va poi dimenticato
l’impatto ambientale di una simile opera, alta 120 metri per 33 milioni di metri
cubi d’acqua».
«Bene fanno i sindaci di Sovramonte e Lamon a far sentire in maniera chiara la
loro contrarietà; – concludono dal movimento – saremo al loro fianco in questa
battaglia, e già nei prossimi giorni ci confronteremo con le forze politiche trentine
e del Primiero per unire le forze contro un progetto calato dall’alto contro ogni
interesse e volere delle comunità».