La società SSD Dolomiti Bellunesi, non nascondendo stupore e incredulità, ha appreso solo ieri dagli organi di stampa del coinvolgimento di un proprio tesserato, Daniel Onescu, in fatti di grave rilevanza, con risvolti penalistici che riguardano il predetto giocatore nel periodo in cui lo stesso non era tesserato con la società.
La SSD Dolomiti Bellunesi prende atto che la sentenza emessa dal Tribunale di Verona non è definitiva e che la condanna inflitta potrebbe essere oggetto di riforma nei successivi gradi di giudizio.
Tuttavia, la medesima società – alla luce della gravità dei fatti contestati – ha ritenuto di sospendere da ogni attività in via cautelare e a tempo indeterminato il giocatore Daniel Onescu.
Infine, dispiace rilevare che alcuni organi di stampa abbiano frainteso le parole del presidente Paolo De Cian, che ovviamente si associa al pensiero espresso in queste poche righe dall’intero cda della società.
I fatti
Cinque ex calciatori della Virtus Verona ora in serie C, sono stati condannati a 6 anni di reclusione ciascuno e alle interdizioni di legge dal Tribunale di Verona. Gli imputati, Stefano Casarotto, 26 anni, di Venezia, Gianni Manfrin, 29 anni di Padova, Edoardo Merci, 23 anni di Verona, l’argentino Santiago Visentin e il romeno Daniel Onescu sono accusati di violenza sessuale di gruppo dopo aver fatto ubriacare una studentessa ventenne, avvenuta nel gennaio 2020. Prima dell’udienza gli imputati avevano versato una somma a titolo di risarcimento alla giovane, che aveva ritirato la costituzione di parte civile e la querela, ma il reato è comunque procedibile d’ufficio. La difesa ha annunciato il ricorso in appello.