Borgo Valbelluna, 3 marzo 2022 – “Un’azienda del territorio interverrà in un momento di crisi di un’altra azienda bellunese, non potevamo sperare in una soluzione migliore, è questa la politica industriale e solidale che vogliamo vedere nella nostra provincia”.
Sono le prime parole dei consiglieri regionali Silvia Cestaro e Giovanni Puppato, rilasciate a margine dell’incontro del Consiglio di Sorveglianza Socio Istituzionale di Italia Wanbao Acc convocato per oggi pomeriggio alle 14.30 nella Sala Affreschi del municipio di Borgo Valbelluna.
Uno l’ordine del giorno, fondamentale e centrale per centinaia di famiglie bellunesi: l’incontro con il presidente di Assolavoro, in rappresentanza delle Agenzie per il lavoro, per favorire il reinserimento lavorativo dei lavoratori dell’Acc attraverso percorsi e azioni di ricerca attiva e di formazione, nonché di outplacement della Regione Veneto.
“Siamo davanti ad un momento epocale per l’economia del nostro territorio, quello che sta succedendo ce lo dobbiamo ricordare perché è la dimostrazione di come restando uniti si riescano a mettere in campo tutte le forze necessarie a tenere forte e salda la nostra economia – proseguono i due consiglieri -, nonostante rimanga l’amaro in bocca per la chiusura di uno stabilimento ex Electrolux che è stato parte del nostro territorio per 54 anni. L’acquisizione di Acc da parte di Sest e gruppo LUVE e l’assorbimento di una parte dei suoi lavoratori significano il riconoscimento della capacità produttiva e professionale di centinaia di persone che hanno fatto crescere e hanno reso grande l’azienda di compressori nel mondo. Da domani l’impegno sarà rivolto a ridurre al minimo gli esuberi e noi, così come Confindustria, ci auguriamo che alla fine nessuno resti senza impiego, perché questi lavoratori tenaci e capaci abbiano la possibilità di essere valorizzati e di un pieno riconoscimento della loro professionalità. La direzione presa è quella giusta, la migliore dopo mesi di proposte non del tutto convincenti. Parliamo di una valorizzazione totale della produzione italiana e, in particolare, del polo del freddo bellunese noto in tutto il mondo per la produzione di scambiatori di calore”.
Il territorio oggi è unito attorno alla proposta di Sest, approvata dal Mise, così come dalla Regione Veneto e da Confindustria. “La soluzione è valida perché concreta e perché valorizza la nostra economia basata su un solido knowhow e su un export mondiale – proseguono Cestaro e Puppato -, si tratta di un passo importante per potenziare la nostra politica industriale che va valorizzata tanto più in un momento come questo, difficile sia per il reperimento delle materie prime, della componentistica che per il costo del trasporto”.
“Adesso ci auguriamo si risolva anche per Ideal Standard e per Safilo – concludono -, noi siamo ottimisti perché quanto fatto finora ha dimostrato la solidità della nostra economia e delle nostre industrie ed è stata una dimostrazione di come possiamo farcela, nonostante spesso si sia inclini a sentirci un passo indietro rispetto agli altri territori”.