Belluno, 3 febbraio 2022 – “L’operazione di acquisizione di Acc da parte del Gruppo LU-Ve attraverso Sest è un’importante conferma della forza e della resilienza del tessuto industriale della nostra provincia, composto da piccole, medie e grandi imprese con una spiccata propensione all’innovazione e all’internazionalizzazione. Imprese che, soprattutto in questa fase storica di transizione, cercano e non trovano personale, a tutti i livelli. Per questo motivo, Confindustria Belluno Dolomiti è disponibile a farsi da tramite per mettere in contatto ACC con altre aziende del territorio, al fine di riassorbire l’eventuale personale in esubero”.
È quanto dichiara il presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, Lorraine Berton, anche alla luce di alcune reazioni alla notizia dell’unica offerta vincolante per l’acquisto della fabbrica zumellese.
“Anche negli ultimi giorni – racconta Lorraine Berton – ho ricevuto numerose telefonate da parte di aziende associate che cercano e non trovano personale. Un’esigenza, sia chiaro, che non è l’effetto della quarta ondata della pandemia. È, invece, un tema cruciale per il presente e per il futuro della nostra provincia. Il trend demografico è noto a tutti: viviamo in un’area montana con una popolazione che diminuisce e invecchia. È dunque fondamentale mettere in campo tutte le azioni possibili, nel breve e nel medio-lungo periodo.
Nel breve, gestendo situazioni come Acc: se saranno previsti esuberi, ci sono le condizioni per pensare a una ricollocazione di personale in altre imprese del territorio e, come detto, Confindustria Belluno Dolomiti è disponibile ad avere un ruolo attivo.
L’auspicio è che, su questa e su altre situazioni, vi sia una dimostrazione di maturità da parte di tutti i soggetti interessati. Nel medio-lungo periodo servono invece politiche finalizzate ad accrescere l’attrattività del territorio: migliorare le infrastrutture materiali e immateriali, realizzare piattaforme favorevoli all’innovazione, alla nascita e all’insediamento di start up, puntare sulla formazione per la crescita delle competenze e investire in iniziative di marketing territoriale. Molti dei nostri progetti vanno proprio in questa direzione”.
“Fortunatamente – aggiunge il presidente dell’Associazione tra gli Industriali bellunesi – buone notizie arrivano anche per l’altra situazione di crisi industriale che riguarda la Sinistra Piave: Ideal Standard. Sappiamo che c’è una cordata di imprenditori molto importanti disponibili ad investire per il rilancio di questa storica fabbrica della nostra provincia. Anche su questa vertenza, che ci auguriamo possa essere definita in tempi brevi, assicuro fin da ora tutto il sostegno e la piena disponibilità di Confindustria Belluno Dolomiti per una positiva soluzione”.