“Bene l’acquisizione degli impianti del Nevegal, ma l’approccio deve cambiare: non si può guardare al mero ritorno economico”.
La Lega di Belluno torna sull’annosa questione del rilancio del Colle e lo fa con le dichiarazioni del consigliere comunale Marzio Sovilla. Il voto quasi unanime del Consiglio comunale all’acquisizione degli impianti fa oggi tirare un sospiro di sollievo, ma ci sono aspetti che ancora non tornano. “Occorre cambiare il punto di vista – commenta Sovilla -, continuare a sostenere che gli impianti di risalita devono generare fatturato è sbagliato, sono in perdita ovunque al pari di altre strutture sportive che hanno necessità dell’intervento del pubblico per stare in piedi. E’ così e basta, bisogna sempre prevedere un budget per ripianare e fare manutenzioni”.
Sovilla porta ad esempio le centinaia di migliaia di euro di investimenti dell’amministrazione Massaro al polisportivo, dove verrà cambiata la pista di atletica e sistemati gli spogliatoi, e le manutenzioni straordinarie di questi anni allo Spes Arena. Non solo, a questi si aggiungono i fondi extra votati con variazioni di bilancio per ripianare i conti in rosso della Sportivamente Belluno, dopo la crisi nera portata dal Covid. “Sono situazioni del tutto normali, perchè queste strutture non si reggono da sole e non producono reddito – spiega -, è giusto l’intervento del pubblico perchè lo sport ha una funzione sociale importante che esula dal vantaggio economico, per questo dico e ripeto che gli impianti del Nevegal devono essere trattati al pari della piscina o dello Spes e su di essi si devono prevedere eguali interventi. Non è una questione di lana caprina, attenzione, è il fulcro di tutto e determinerà lo sviluppo futuro della località”.
Dall’altra c’è la questione dell’acquisizione, sulla quale il partito si esprime favorevolmente ma con riserve. L’appello del primo cittadino alla Regione perchè intervenga con 12 milioni di euro è risultato fuori luogo. “Siamo lieti, come Lega, del voto quasi unanime del consiglio comunale sull’acquisizione degli impianti del Nevegal da parte del Comune di Belluno – commenta il segretario cittadino, Paolo Luciani -. Stridono però le parole del primo cittadino che non perde occasione per attaccare una parte politica che in questi anni, sul tema Nevegal, ha sempre cercato di fare squadra per il bene della comunità bellunese. Ricordiamo che correva l’anno 2020 quando la giunta Massaro promise l’acquisto degli impianti, poi il tutto slittò alla primavera 2021: oggi siamo al 1 dicembre 2021 e finalmente vediamo la luce infondo al tunnel. Forse. Prima di chiedere l’impegno di enti terzi il Comune dimostri la propria parte considerando che la Regione Veneto ha già garantito il finanziamento di 524 mila euro per la rimessa in funzione delle Erte”.