Venezia, 13 aprile 2021 – Oggi, la Giunta della Regione Veneto ha approvato un protocollo d’intesa in tal senso con la Provincia Autonoma di Bolzano, la Provincia Autonoma di Trento e la Provincia di Belluno, insieme ai Comuni altoatesini di Selva di Val Gardena e di Corvara, il Comune trentino di Canazei, e il Comune bellunese di Livinallongo. Uniti per salvaguardare e valorizzare le Dolomiti, con una attenzione particolare al Gruppo del Sella (Passo Gardena, Passo Campolongo, Passo Pordoi e Passo Sella), Patrimonio naturale dell’UNESCO.
L’obiettivo della sinergia così sancita a livello interregionale e interprovinciale è quello di ridurre l’inquinamento acustico e atmosferico (in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo), programmando sistemi di mobilità integrata capaci di decongestionare il traffico nelle valli e nei passi.
Il protocollo prevede azioni e interventi molteplici: costituire un’organizzazione interprovinciale fra i territori delle tre Province, con la finalità di attuare il piano pluriennale e monitorarne gli sviluppi (aumento del trasporto pubblico per favorire l’interscambio con mezzi di trasporto privati, realizzazione di piste ciclabili, parcheggi dedicati per ciascuna valle, ecc.); raccogliere dati, grazie anche all’adozione di nuovi sistemi informatici, sul traffico veicolare concentrato sui passi e nei centri abitati, per poter valutare con precisione l’intensità, la frequenza e la tipologia dei flussi e stabilirne una riduzione; preparare la documentazione necessaria ad accedere a finanziamenti nazionali ed europei.
L’intesa ha una durata di due anni, a partire dalla firma, ed è eventualmente prorogabile. In caso di rinnovo, entro trenta giorni dalla firma del protocollo, gli enti firmatari si impegnano a definire un nuovo piano di attività.
“Si tratta di un’iniziativa importante sia nel merito che nel metodo – affermano la vicepresidente Elisa De Berti e l’assessore al turismo Federico Caner –, in quanto individua delle soluzioni, condivise tra tutti gli enti territorialmente interessati, al problema della salvaguardia di un prezioso ambito di pregio naturale e paesaggistico, anche al fine di favorirne una valorizzazione da un punto di vista turistico, puntando alla sostenibilità e alla qualità dell’offerta, incentivando quella mobilità leggera che sta conoscendo un crescente successo”.
“Una programmazione armonica e partecipata tra i diversi Enti, le associazioni e gli operatori dei territori – concludono De Berti e Caner – è il presupposto non solo per migliorare il sistema della viabilità e per rendere l’ambiente più pulito e vivibile, nell’interesse più generale delle comunità, senza inficiare la qualità di vita e le fonti di reddito per i residenti che vivono e lavorano nell’area e che garantiscono la cura, la conservazione e lo sviluppo delle valli”.