“I 700 milioni di euro contenuti nel decreto ‘Sostegni’ e destinati a tutti i settori della montagna e del turismo invernale, rappresentano un aiuto importante per le attività che sono state costrette a rimanere ferme a causa delle restrizioni legate alla pandemia”.
Lo dichiara Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, commentando con soddisfazione le misure contenute nel Decreto Sostegni a favore del turismo invernale.
“Il provvedimento prevede che il 70% della quota sia destinata ai Comuni che ospitano impianti di risalita a fune, con aiuti calcolati in base ai titoli di accesso venduti nell’anno 2019. La restante quota andrà ai Comuni colpiti dalla crisi nello stesso comprensorio sciistico, in misura proporzionale al fatturato dei soggetti esercenti, di attività di impresa, di vendita di beni o servizi al pubblico relativo al triennio 2017-2019. Tra le categorie che beneficeranno dei sussidi, una parte importante riguarderà i maestri di sci, grazie a una lunga interlocuzione con i rappresentanti di categoria che era cominciata già durante il Governo Conte. Ora mi auguro che le Regioni possano lavorare al meglio per erogare le risorse spettanti al territorio e sono disponibile, come sempre, a interfacciarmi con loro: serve la massima coordinazione a tutti i livelli istituzionali. Il comparto del turismo è sostenuto con forza dall’esecutivo e sarà parte importante del rilancio del nostro Paese quando usciremo dalla pandemia”.
“Da cittadino bellunese – prosegue il ministro D’Incà – comprendo molto bene quanto il turismo invernale abbia sofferto: per questo motivo ho sempre sottoposto le istanze degli operatori in Consiglio dei ministri, a partire dal precedente Governo. Le interlocuzioni che ho avuto con gli operatori del settore sono state continue: proprio questa mattina, prima del Consiglio dei Ministri, mi sono relazionato con il presidente regionale dell’Anef Renzo Minella e con il presidente dell’Associazione maestri di sci italiani, Maurizio Bonelli. In questi mesi, il Movimento 5 Stelle ha lavorato con attenzione alla problematica grazie all’interessamento della vice Ministra al Mef Laura Castelli e all’ex sottosegretario Simone Valente, che ha contribuito a raccogliere i dati con le categorie per quantificare i ristori da destinare ai maestri di sci”.
“Sono convinto che, una volta terminata la fase emergenziale, la nostra montagna potrà finalmente ripartire esprimendo al meglio tutte le proprie capacità: continueremo a investire nel settore, lavorando con servizi e infrastrutture adeguate per il territorio – conclude il ministro per i Rapporti con il Parlamento”.