«Il trasporto solido sceso lungo un rio minore sulla Sp 251 della Val di Zoldo ha interrotto nuovamente la viabilità e ha rischiato di isolare una vallata che già un mese fa aveva sofferto. Ancora una volta il territorio montano mostra tutta la sua fragilità. E credo che alla luce di questo sia necessario unire le forze anziché dividersi e rimpallare responsabilità o colpe». È quanto afferma il consigliere provinciale delegato alle infrastrutture, Fabio Luchetta.
«Mi fa piacere che la Regione Veneto abbia annunciato di voler intervenire, per risolvere il problema in via definitiva. Si tratta di un intervento previsto tra i compiti regionali, visto che in quel punto c’è un corso d’acqua minore, come scrive lo stesso assessore Bottacin. Non è una frana, ma un trasporto solido originato da un piccolo rio, su cui la Provincia, ai sensi della legge 11/01 non ha competenze. In ogni caso, siamo a disposizione, vista la complessità del problema. E fin da subito ci siamo messi in contatto con i nostri uffici per la gestione della criticità, visto che il rio interessa una strada, di proprietà della Provincia affidata in gestione a Veneto Strade a cui ogni anno diamo oltre 15 milioni di euro per la manutenzione della viabilità. Il tutto nella piena consapevolezza che per il bene del territorio serve unire le forze anziché mettere bandierine sulle competenze. La Provincia si vedrà trasferite le nuove competenze solo dopo il 30 giugno 2021 con l’entrata in vigore della legge regionale 43/18 (rinviata per completare le attività di riorganizzazione a seguito della Dgr 169/2019 e Dgr 1552/2020). Le nuove competenze però dovranno essere oggetto di concertazione: serviranno infatti risorse e personale adeguati, visto che i canoni idrici non basteranno a far fronte ai numerosissimi problemi che si manifestano a ogni evento meteo».