“Non ci resta che la zona rossa. Un capolavoro! Grazie Zaia.”
Lo scrive oggi il consigliere regionale Andrea Zanoni (PD) sulla sua pagina Facebook, a fronte degli ultimi dati che sono un bollettino di guerra.
“Il numero di positivi in relazione alla popolazione in Veneto è il più alto d’Italia, così come il numero di decessi per Covid 19. Il tracciamento dei contatti è saltato completamente e non vi è modo di fermare l’avanzata dell’epidemia se non attraverso nuove chiusure. I servizi sanitari sia ospedalieri che territoriali sono vicini al collasso per il sovraccarico di pazienti Covid con la conseguenza che non tutti i pazienti Covid 19 ricevono cure adeguate e i servizi alle persone affette da altre patologie sono oramai ridotti alle urgenze. Il personale sanitario è allo stremo e lo ha espresso in tutti i modi con lettere, azioni dei sindacati, richieste di chiudere tutto per limitare i contagi. Inoltre, il tasso di infezione nel personale sanitario è elevatissimo. Le case di riposo per anziani e le residenze per disabili sono in una situazione di dramma assoluto per i numerosi focolai di epidemia con letalità elevatissime e carenza di infermieri causata dalla migrazione verso le Ulss. Ma Zaia difendeva la zona gialla (senza ristori), lanciava messaggi tranquillizzanti, disincentivava comportamenti virtuosi per il contenimento dell’epidemia. E adesso”?