Il consigliere delegato alla Protezione civile Massimo Bortoluzzi e i tecnici della Provincia sono in contatto dal pomeriggio con i sindaci e i presidenti delle Unioni Montane della parte alta del territorio provinciale.
Le criticità attuali si concentrano soprattutto in Comelico, dove sono stati aperti tutti i Centri operativi comunali Coc. Sono caduti circa 80-85 centimetri di neve, diversi centimetri più del previsto. Questa nuovanevicata, che va a sommarsi alla precedente, è al momento il principale problema per i tetti e le strade.
Sono state attivate le squadre dell’Ana Cadore, Belluno e Feltre, attraverso la Regione. Le squadre sono state messe in contatto con i Coc, per rispondere a eventuali esigenze particolari.
Si è verificato una piccola slavina nel Comune di San Pietro (località Mare). Ci sono stati alcuni blackout elettrici, ma brevi e già rientrati.
La Provincia ha dato massima disponibilità in caso di bisogno a dare una mano alle Unioni Montane per affrontare i primi costi dello sgombero neve dai tetti e per affrontare i costi relativi allo spostamento delle masse nevose.
Veneto Strade comunica la chiusura del Passo Giau e Cimabanche e consiglia di non mettersi in strada se non per esigenze improrogabili. Si lavora senza sosta per tenere aperto il Passo Staulanza per non isolare la Val Zoldana. Stanno salendo le temperature e quindi resta alto il rischio valanghe. Vietato il transito anche sulla Sr 49 di Misurina. Sempre per pericolo slavine restano chiuse la Sp 25 del Passo Valles, la Sp 30 Panoramica del Comelico, la Sp 347 del Passo Cereda e Duran, la Sr 355 di Val Degano.