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Belluno. Buoni spesa per 189mila euro: svolta digitale e nuovi requisiti

Palazzo Rosso, sede dell’amministrazione comunale di Belluno

Il buono spesa Covid si evolve e diventa digitale: il Comune di Belluno, per questa seconda fase, si appoggerà infatti a una piattaforma digitale con la quale i cittadini possono presentare domanda, vedersi assegnato il buono spesa e spendere direttamente presso gli esercizi commerciali convenzionati, anche piccoli negozi.

La piattaforma scelta è SolidaliWelfareX di CGMooving, un sistema già sperimentato in altre importanti città italiane nel periodo di lockdown e che torna oggi rinnovato anche sulla base dell’esperienza già realizzata; l’uso della piattaforma è gratuito per i comuni.

Fondi e requisiti
Per questa seconda fase, il Comune di Belluno può contare su un fondo di 189mila euro, la stessa cifra messa a a disposizione dal Governo nella tornata di aprile.
Oltre ai requisiti già richiesti nella prima fase – legati alla situazione familiare, alla condizione e situazione lavorativa e ad eventuali spese per mutui e affitti -, vengono ora prese in considerazione anche la differenza di reddito in un trimestre tra 2019 e 2020 e la distanza dalla soglia di povertà ISTAT.

La procedura
Il Comune di Belluno ha pubblicato oggi l’avviso ufficiale sul sito (http://bit.ly/BonusSpesa2) e sulle bacheche comunali, nel quale si troveranno tutte le informazioni necessarie, tra le quali anche il link per accedere alla piattaforma.
Il cittadino, utilizzando il computer o il proprio smartphone, inserirà la domanda sulla piattaforma e, a seguito della verifica dei requisiti, riceverà via mail la risposta di ammissione.

Lucia Pellegrini

“La completa digitalizzazione della procedura e dei buoni garantisce la piena tracciabilità dei diversi passaggi e facilita così cittadini, servizi comunali ed esercenti, evitando una lunga serie di passaggi burocratici. – commenta l’assessore alle politiche sociali, Lucia Pellegrini – L’obiettivo è infatti quello di far uscire di casa il meno possibile le persone, evitando loro anche il passaggio negli uffici comunali per la presentazione delle domande o per il ritiro dei buoni spesa, e scongiurando la mobilitazione degli uomini della Protezione civile per la distribuzione, come invece accaduto nella prima fase”.

Come fare la spesa
Il cittadino, una volta ricevuta la comunicazione di ammissione e dell’entità del buono assegnato, entra in una “piazza virtuale” dove troverà i diversi esercizi commerciali che hanno aderito all’iniziativa; per ognuno di essi potrà già prenotare la sua spesa.
“In questo modo, – sottolinea Pellegrini – il negoziante è già in grado di sapere quante persone faranno la spesa col buono nel suo esercizio, mentre ai cittadini sarà sufficiente presentarsi per ritirare i beni mostrando il buono”.
Gli esercenti verranno poi rimborsati mensilmente dei buoni spesi presso il proprio negozio.

I Servizi Sociali comunali
I Servizi sociali del Comune di Belluno stanno perfezionando i dettagli con ASCOM per formalizzare la rete degli esercizi commerciali da inserire nella piattaforma, e sono disponibili nell’aiutare chi dovesse trovarsi in difficoltà nell’uso della piattaforma e nella presentazione della richiesta di accesso ai buoni spesa.
I Servizi sociali hanno inoltre condiviso i criteri di ammissione con tutti i 46 Comuni dell’Ambito sociale che vede il Comune di Belluno come capofila e che include i comuni dell’Agordino, del Cadore e del Bellunese; a queste realtà è stata illustrata anche la proposta della piattaforma e alcuni comuni si sono già dimostrati interessati a replicare l’iniziativa nel proprio territorio.

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