«La riorganizzazione di Enel non deve togliere nessun presidio al territorio bellunese. Neanche se dovessero arrivare tutte le rassicurazioni possibili e immaginabili: su questo serve una battaglia trasversale di tutte le forze politiche della provincia».
È quanto afferma il deputato di Forza Italia Dario Bond, che torna su un argomento più volte affrontato.
«Da tempo si rumoreggia di riorganizzazioni interne. E da tempo di parla del trasloco di uomini e competenze del punto di telecontrollo di Polpet, destinato a salutare il Bellunese per passare a Nove, Treviso. Enel rassicura che per il servizio e la sicurezza non cambia niente, ma non possiamo accettare ulteriori scivolamenti a valle dei presidi. Ecco perché appoggio la denuncia in tal senso mossa dalla Provincia di Belluno. Suggerisco però una strategia territoriale. Più che andare a parlare con gli esponenti del Governo, il presidente della Provincia Padrin, con tutti i parlamentari e rappresentanti territoriali, dovrebbe andare dall’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, e far capire al gestore elettrico che le istituzioni bellunesi, trasversalmente e al di là del colore politico, sono tutte d’accordo. Si tratta di comporre questo puzzle e fare lobby. Personalmente ho lanciato questa proposta mesi fa, senza trovare grande collaborazione. Ma adesso più che mai dobbiamo portare avanti questa battaglia, anche per chiedere interventi precisi e puntuali sul territorio, in modo da garantire la sicurezza del servizio, che anche durante l’ultima emergenza meteo ha avuto più di qualche criticità. Ricordiamoci che il territorio bellunese ha bisogno di Enel. Ma anche Enel ha bisogno del territorio bellunese».