Nuova ordinanza del governatore del Veneto Luca Zaia presentata questa mattina in diretta Facebook. Il provvedimento è mirato principalmente alla scuola ed entrerà in vigore da domani sabato 3 ottobre 2020.
Test rapidi in classe
“Faremo compilare un modulo a tutti i genitori – ha anticipato Zaia alla conferenza stampa in diretta – per permettere ai bambini di poter fare dei test rapidi in classe, quanto c’è un compagno risultato positivo al Covid, evitando così di svuotare le scuole. Non si andrà più in isolamento fiduciario per 14 giorni se un compagno è positivo, ma una volta fatto il primo test rapido, e verificata la negativizzazione di tutti i compagni di classe, si potrà rimanere in aula. Finora sono solo 187 i positivi nelle nostre scuole su un totale di oltre 707mila. Siamo ben sotto l’1%”
“I tamponi rapidi sono stati approvati su nostra pressione e richiesta – ha detto Zaia, che ha sperimentato in diretta il tampone su se stesso e che in dieci minuti ha dato esito negativo, grazie a un nuovo strumento e una app brevettata negli Usa – ne abbiamo 500mila in magazzino. Diamo gratuitamente i test rapidi a tutti i medici di base e pediatri che vogliono far parte della squadra”.
Il primario di Microbiologia dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, Roberto Rigoli, ha presentato il nuovo auto-test rapido che sarà utilizzato nelle scuole. Si tratta di un tampone meno invasivo (quello impiegato fino ad oggi in alcuni casi aveva provocato piccole lesioni ndr), con uno stecco più corto del tradizionale, che permetterà una valutazione particolarmente veloce e adatto anche ai bimbi piccoli.
Modulo di autorizzazione
Alla diretta Facebook la dottoressa Francesca Russo ha illustrato l’introduzione di un modulo di autorizzazione che dovrà essere firmato dai genitori per permettere di effettuare lo screening con test rapidi. In questo modo si evitano i 14 giorni di isolamento precedentemente previsti per il resto dei compagni di classe. “Per i bimbi fino a 6 anni – ha detto – nel caso vi sia un positivo, tutta la classe va in isolamento. Mentre per gli alunni dai 7 anni in poi ogni caso andrà valutato singolarmente“.
Covid-19 Le nuove linee guida in Veneto per la scuola
Venezia, 2 ottobre 2020 Un nuovo documento di linee guida in tema di gestione dei contatti di caso confermato Covid-19 nelle scuole, entra a far parte della strategia della Regione Veneto per la prevenzione e il trattamento dei casi positivi del coronavirus.
Il testo, elaborato dalla Direzione Regionale Prevenzione, costituisce un’ulteriore
evoluzione rispetto a quanto già fatto finora ed è stato presentato oggi dal Presidente
della Regione Luca Zaia, nel corso del punto stampa dedicato alla situazione del Covid
19 nel Veneto, presenti, come sempre, gli Assessori Manuela Lanzarin (Sanità) e
Gianpaolo Bottacin (Protezione Civile). Oggi c’erano anche la direttrice della
prevenzione regionale, Francesca Russo e il coordinatore delle microbiologie del
Veneto Roberto Rigoli, primario del reparto di Treviso.
“La situazione si evolve e noi dobbiamo evolvere i nostri protocolli operativi – ha
detto Zaia – rendendoli sempre perfettamente attinenti alla realtà e corrispondenti ai
progressi che fa la diagnostica, a cominciare dall’uso del test rapido antigenico, che
per primi abbiamo sperimentato in Veneto, e proposto a livello nazionale, dove ha
ricevuto la validazione del Ministero della Salute. Unici in Italia ne abbiamo già 500
mila in magazzino e siamo pronti a partire, mandando i nostri sanitari nelle scuole ed
evitando a famiglie e ragazzi la complessa trafila precedente”.
A queste linee guida si affianca anche una esaustiva flow chart, che esemplifica e
schematizza le modalità per il rientro a scuola o ai servizi per l’infanzia in seguito ad
assenza per malattia, aspetto sul quale si erano concentrati molti dubbi da parte delle
famiglie.
Il “Protocollo operativo per la gestione dei contatti di caso confermato Covid-19
all’interno delle scuole e dei servizi per l’infanzia” (che si allega) fornisce una linea
d’indirizzo per gli operatori dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) e per i
Referenti Scolastici per Covid-19 dei Dipartimenti di Prevenzione per contrastare la
diffusione del virus e contiene un modello di autorizzazione da parte dei genitori
all’effettuazione del test in ambito scolastico.
Per garantire la sostenibilità della strategia di Sanità Pubblica, gli esperti della
Regione raccomandano l’utilizzo come test diagnostico del “Test rapido per la
ricerca dell’antigene di SARS-Cov-2”, sia per i casi sospetti di Covid-19, sia per i
contatti scolastici di un caso confermato, in accordo con le indicazioni nazionali.
Tre le indicazioni date si prevede che, in caso di esito positivo del test rapido per la
ricerca dell’antigene di SARS-CoV-2, in attesa della conferma con test di biologia
molecolare, saranno comunque avviate tutte le azioni di sanità pubblica finalizzate al
contenimento del rischio di diffusione. Si precisa che, in caso di negatività al test
antigenico, in presenza di sintomatologia altamente suggestiva di COVID-19 e sulla
base delle valutazioni del Medico curante, potrà essere indicato un test di biologia
molecolare di conferma o, in alternativa, ripetere il test antigenico a distanza di uno o
più giorni. Il Servizio Igiene Pubblica valuterà peraltro ogni singolo caso nella sua
specificità per definire le strategie più adatte.
Nel frattempo è stato anche aggiornato il monitoraggio sull’andamento del virus nelle
scuole del Veneto.
A oggi, le scuole interessate da almeno un caso sono 171, con 187 positività su un
totale di alunni di 707.814 unità, pari allo 0,03%. I ragazzi in quarantena sono 1.965,
pari allo 0,28% del totale. Gli operatori in quarantena sono 211 su un totale di 95.786,
pari allo 0,22%.