Continua lo stato di agitazione per tutti gli stabilimenti bellunesi della Carlo Gavazzi Controls, a fronte della decisione aziendale di voler rinunciare definitivamente alla mensa aziendale.
“Il presidio che abbiamo organizzato stamattina di fronte all’azienda durante lo sciopero, – dichiara Fabio Furlan, della Fiom Cgil Belluno – ha visto una grande partecipazione di Lavoratori e Lavoratrici della Gavazzi. Questo a conferma di come sia sentita la questione relativa alla mensa.
L’ottima riuscita dell’iniziativa a questo punto richiede un segnale da parte dell’azienda che ci auguriamo arrivi al più presto, convocando il sindacato al tavolo. In caso contrario dovremmo inevitabilmente continuare lo stato di agitazione.”
Quella di oggi, è stata la seconda giornata di sciopero del personale, seguita alla prima del 16 giugno. Elevata la percentuale di adesioni, che per lo stabilimento di Safforze è stata dell’89% e per la sede di Ponte nelle Alpi del 77%, comprese le persone in smart working.
Malgrado questa alta partecipazione – sottolinea il sindacato – la direzione Carlo Gavazzi non ha ritenuto opportuno riaprire il tavolo di discussione con il sindacato. Prosegue perciò la protesta, questa volta con la partecipazione fisica dei lavoratori riuniti con la Fiom Cgil di Belluno davanti all’azienda, nel rispetto del distanziamento sociale, per esprimere in maniera più incisiva il proprio dissenso sulla chiusura del servizio e per avere risposte concrete dalla direzione aziendale.
Queste le osservazioni del sindacato sulla vicenda:
Per quale motivo l’azienda, contrariamente a quanto detto fino a febbraio, ha deciso di eliminare per sempre il servizio mensa, nonostante gli investimenti per l’allargamento dello stabilimento? Pur nella consapevolezza che il problema di riorganizzazione aziendale in questa fase Covid-19 non sia di facile risoluzione, non si motiva di certo questa scelta aziendale, dapprima temporanea e che oggi diventa definitiva.
E’ evidente che la soppressione della mensa in azienda costringe un centinaio di persone, a spostarsi in auto quotidianamente fino alla mensa più vicina di Ponte nelle Alpi. Una prospettiva anacronistica e ingiustificata, che toglie un diritto e crea problemi di sicurezza, di responsabilità, di stress, di orario, di traffico, oltre che di impatti ambientali/economici per i lavoratori.
Chiediamo perciò – conclude la nota della Fiom Cgil Belluno – che l’azienda ci riconvochi al più presto con qualche novità positiva, in caso contrario intensificheremo sempre di più la protesta.
Carlo Gavazzi. L’azienda è stata fondata a Milano nel 1931. Attualmente nel Bellunese ha due siti, uno a Belluno e uno a Ponte nelle Alpi.
E’ un gruppo internazionale attivo nella progettazione, produzione e commercializzazione di apparecchiature elettroniche. Automation Components è il core business gestito dal Gruppo Carlo Gavazzi.
Automation Components progetta e produce componenti elettronici di controllo per i mercati globali dell’automazione industriale e degli edifici nelle sue fabbriche certificate ISO 9001 e ISO 14001 in Italia, Lituania, Malta e Cina.
I prodotti (sensori, relè di monitoraggio, timer, sistemi di gestione dell’energia, relè a stato solido, controllori motore elettronici, dispositivi di sicurezza e sistemi bus di campo) forniscono soluzioni di automazione per i mercati dell’automazione industriale e degli edifici.