Venezia, 23 aprile 2019 – “Lega e Cinque Stelle la smettano di litigare sull’Alta velocità in Veneto: trovino il coraggio di scegliere rapidamente, come da troppo tempo chiede un intero territorio. L’onorevole Businarolo, con le 309 prescrizioni, ha scoperto l’acqua calda”. Ad affermarlo il capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Ferro Fini Stefano Fracasso e la vice Orietta Salemi, commentando le dichiarazioni della deputata grillina che ha ribadito il proprio no alla Tav Brescia-Verona.
“Le prescrizioni sono note da tempo e naturalmente il progetto esecutivo dovrà tenerne conto. Agitare ancora questi pseudo elementi ostativi come spauracchio per bloccare l’opera, non ha niente a che fare con l’analisi costi-benefici, a tutt’oggi nel cassetto del ministro Toninelli e che invece vorremmo propri vedere. I costi veri della confusione gialloverde li pagano quotidianamente i pendolari nella tratta Verona-Vicenza-Padova, dove i treni regionali devono mettersi in coda rispetto ai Frecciarossa o Frecciabianca. E se il treno veloce è in ritardo, i pendolari sono costretti ad aspettare. Il potenziamento tecnologico dell’attuale linea è già stato fatto con il ministro Delrio e oggi la linea è satura. Una mobilità che guardi alla sostenibilità ambientale e al futuro non può che passare per il quadruplicamento dei binari”, sottolineano ancora Fracasso e Salemi che attaccano la parlamentare 5 Stelle: “Parla dei Comitati? Forse si dimentica che sulla questione si sono espressi anche i Consigli comunali legittimamente eletti, non attraverso i clic su internet, ma con le schede dei cittadini nelle urne. A Vicenza, per esempio, la soluzione del quadruplicamento è stata ampiamente condivisa con consultazioni pubbliche da tutte le categorie economiche e dai Comuni interessati”.
“È stato già perso troppo tempo – concludono i due esponenti del Partito Democratico – è indispensabile dare al Veneto una mobilità regionale decente che risponda alle centinaia di migliaia di pendolari che ogni mattina utilizzano i treni per andare a scuola e a lavoro. I finti bisticci tra Lega e Cinque Stelle non possono continuare a paralizzare il Paese”.