Venezia, 17 maggio 2018 – “Questa norma andava ritirata, perché deforma la rappresentanza. È il vero provvedimento ad personam, cucito a misura su Zaia, di cui avete riempito la legislatura”.
Duro attacco del consigliere regionale Graziano Azzalin sull’articolo 5 della nuova legge elettorale che consente al candidato presidente di correre come capolista in tutti e sette i collegi.
“È uno scandalo: Zaia toglie il vincolo dei due mandati, elimina l’incompatibilità tra consigliere regionale e comunale, nega i tre rappresentanti a Rovigo e Belluno e può candidarsi ovunque.
Sempre Zaia può spendere in due anni 800mila euro per tappe del Giro d’Italia unicamente trevigiane, altrettanti per la candidatura Unesco delle Colline del Prosecco e solo 40mila per il Delta del Po.
Mi chiedo cosa c’entri tutto questo con la governabilità, la rappresentatività e la pari dignità dei territori. I veneti sono chiamati a eleggere un presidente, non un sovrano!”.