Sabato 24 marzo Siamo Tutti Animali, Movimento Antispecista Bellunese sarà in piazza dei Martiri a Belluno per manifestare come ogni anni, contro il massacro degli agnelli per la Pasqua.
Anche quest’anno in Italia più di mezzo milione di piccoli agnellini verranno strappati dalla mamma a poche settimane di vita, ammassati sui camion dove compiono viaggi massacranti arrivando dalla Spagna o dall’est Europa in preda al terrore, appesi per le zampe, sgozzati e lasciati a sanguinare, mentre urlano e si urinano addosso.
Il tutto per “rispettare” una festa cattolica basata soltanto su presupposti economici.
Un massacro che rinnova la mancanza di sensibilità di una specie che pur dichiarandosi la più evoluta non lo dimostra affatto. Un massacro che non vorremmo per i nostri figli ma che siamo disposti ad accettare se compiuto verso i figli di altre madri.
Va detto e ricordato che questi animali sono esseri senzienti che provano dolore, non soltanto fisico
ed il lungo viaggio verso la morte è spaventoso. Un viaggio che comincia con il distacco dalla madre dal quale il cucciolo viene strappato di forza è quanto di più terribile possa essere compiuto; Il distacco porta una condizione di isolamento del cucciolo che si ritrova senza difese, senza capire cosa sta accadendo mentre piange, chiama una madre che non vedrà più. Poi comincia il viaggio di ore e ore sul cassone di un camion, sbattuto da una parte all’altra, con colpi che fanno male, che spesso sono terribile, che spezzano ossa; infine l’arrivo in mattatoi (moderni campi di concentramento) dove i piccoli vengono scaricati di peso come sacchi di concime in mezzo ad altri per poi essere presi per una zampa, trascinati, issati su una corda, appesi con muscoli che si strappano, i tendini che si rompono, tra urla, urina e sangue per poi finire in una tavola imbandita, con commensali che mangiano tranquillamente guardando i propri figli negli occhi.
Questa è la Pasqua con la quale si vuole ricordare un uomo che è morto per i peccati di altri. Peccati che continuano ogni giorno, ogni mese, ogni anno, perché la Pasqua è soltanto un pretesto per parlare di massacri che si protraggono comunque costantemente a danno di galline, conigli e ogni altra specie che venga gettata sulle tavole degli esseri umani.
Si, perché non va dimenticato che ogni giorno milioni di animali vengono detenuti e uccisi (spesso con pratiche vergognose e illegali). Un business quello dell’allevamento intensivo che non soltanto provoca dolore e morte alle altre specie ma che sta dissanguando il nostro pianeta (per mantenere gli allevamenti la Terra viene disboscata e prosciugata dall’acqua); per non parlare del tasso di inquinamento prodotto da antibiotici, steroidi e quant’altro viene fatto ingerire agli animali per un ingrasso rapido.
La nostra organizzazione sarà in piazza con volantini informativi per sensibilizzare la popolazione sulla violenza che si cela dietro a un’antica tradizione pasquale che oggi è inaccettabile.
Sarà l’occasione per tesserare vecchi e nuovi soci, per raccogliere qualche donazione grazie al materiale artigianale fatto dai nostri volontari e per confrontarci con chi volesse denunciare maltrattamenti di animali, argomento che è sempre il fiore all’occhiello del Movimento Antispecista Bellunese e che sempre ci porta a confrontarci con un lavoro fatto spesso con leggerezza da parte degli organi deputati ai controlli. In tal senso val la pena sottolineare come nei vari interventi dei “nuovi politici” fatti sul territorio non ve ne siano in favore della tutela e del benessere animale, un tema che negli ultimi anni ha avuto sviluppi importanti sul piano legislativo e che trova molto spesso impreparati gli addetti ai lavori. Anche le amministrazioni che hanno creato nuovi regolamenti si dimostrano perlopiù incapaci di applicarli.
Saremo in piazza per l’intera mattinata, dalle 8 alle 13 a disposizione non solo di privati cittadini ma anche di forze dell’ordine e veterinari pubblici e privati ai quali siamo certi di poter fornire aiuto negli interventi di maltrattamento degli animali affinchè in una provincia come la nostra il rispetto per la vita significhi qualcosa che vada oltre i meri interessi di enti, amministrazioni e singoli cittadini.
Per informazioni Cristiano 347 8824026