E’ uscito in questi giorni per i tipi della Editoriale Scientifica di Napoli, nella prestigiosa collana «Studi di attualità giuridiche», il libro di Daniele Trabucco (Università di Padova) e Michelangelo De Donà (Università di Pavia) dal titolo «Referendum provinciale e richieste di maggiore autonomie. Lo “strano caso” della provincia di Belluno».
Partendo dall’indizione di un referendum consultivo per l’ampliamento dell’autonomia amministrativa, regolamentare e finanziaria della Provincia di Belluno, i due autori si interrogano sulla ammissibilità di consultazione referendarie di questo tipo, pervenendo a conclusioni negative in ragione della violazione del criterio di esclusività della materia, quale limite ai referendum degli enti locali territoriali, e della supposta concezione dell’autonomia come materia, anziché quale condizione dell’ente.
«Se da una parte sono comprensibili le ragioni di coloro che hanno affiancato il referendum provinciale a quello regionale veneto che si è celebrato il 22 ottobre scorso al fine di ottenere, per l’effetto traino, una legittimazione maggiore a sostegno delle rivendicazioni autonomistiche, dall’altra non si è minimamente esplorata la via dello stesso regionalismo differenziato previsto dall’art. 116 della Costituzione» dichiarano Trabucco e De Donà che aggiungono: «Si tratta infatti di una norma dove è previsto che l’iniziativa della Regione non possa prescindere dal punto di vista degli enti locali territoriali (Comuni, Province e Città metropolitane). Proprio in questa sede, allora, avrebbero potuto e potrebbero ancora trovare collocazione quelle richieste di maggiore autonomia per la Provincia di Belluno. I sostenitori del referendum ritengono che la consultazione referendaria abbia attribuito alla Provincia dolomitica una maggiore forza politica nel dialogo con la Regione Veneto in relazione al procedimento contenuto nell’art. 116 della Costituzione. Questo è certamente vero, ma non può tuttavia condurre a travalicare i limiti cui, per legge, sono soggetti i referendum degli enti locali, snaturandone natura e funzioni».
Il libro di Trabucco e De Donà, rispettivamente docenti a contratto di diritto dell’Unione Europea e di diritto internazionale presso Unimed di Milano e campus Ciels di Padova, si avvale di un saggio introduttivo di Mario Ciampi, docente di Storia delle Istituzioni Politiche e di Storia Costituzionale presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Guglielmo Marconi di Roma, di un breve intervento di Paolo Gamba, consigliere comunale di Belluno e della postfazione di Maurizio Mistri, studioso senior nell’Università degli Studi di Padova e docente di Strategie Internazionali per lo Sviluppo economico presso Campus universitario Ciels di Padova.
A conclusione del libro un’appendice con alcuni articoli attinenti al tema estratti dalla Costituzione italiana vigente e dallo Statuto provinciale di Belluno e il testo del Decreto n. 41 del 21 luglio 2017 relativo all’indizione del referendum consultivo provinciale per una maggiore autonomia della Provincia di Belluno.