“La proposta di un fondo perequativo tra Veneto e Friuli c’è già da circa due anni. Basterebbe fare fronte comune e approvarla in questo ultimo scorcio di legislatura. Sarebbe davvero un atto concreto, integrabile con il percorso di autonomia avviato dal Veneto e dal Bellunese. Questo però non deve pregiudicare il sì a Sappada, ormai maturo e incontrovertibile”.
A dirlo è il senatore Giovanni Piccoli che ricorda al collega della Camera D’Incà come vi sia già una proposta di legge istitutiva di un fondo per i comuni confinanti con il Friuli sulla falsariga di quanto già avviene sul fronte veneto-trentino (ex fondi ODI).
“Una proposta di legge depositata quasi due anni fa e sulla quale avevo trovato la convergenza dei comuni confinanti e dello stesso assessore regionale Forcolin. Peccato che il Pd, con la governatrice Serracchiani in primis, abbia sempre messo il bastone fra le ruote, insabbiando la question”.
“Oggi, con il sì del Senato a Sappada e i referendum autonomisti di Veneto e Belluno, la questione si riapre e anzi penso che il momento sia quello più opportuno per porre anche questo – sottolinea il senatore bellunese – Sull’istituzione di un fondo perequativo penso si possa trovare una importante maggioranza trasversale che prescinda dalle beghe interne della maggioranza di governo. A D’Incà dico che sono pronto a collaborare, senza per questo mettere in discussione il sì a Sappada. La legge Finanziaria può essere l’occasione giusta per riproporre il tema”.
Questa in sintesi la proposta di legge presentata nel febbraio 2016
IL FONDO
La proposta di legge presentata da Piccoli impegna la Regione Friuli Venezia Giulia, a versare dei contributi in favore dei territori (gli Enti di Area Vasta) della Regione Veneto ad essa confinanti. “Tali finanziamenti – spiega Piccoli – dovranno essere finalizzati al finanziamento sia di progetti volti allo sviluppo economico e sociale sia della spesa corrente, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita di cittadini e imprese”.
Il precedente a cui ispirarsi è dato dal Fondo ex-Brancher dove si prevede che le Province autonome di Trento e di Bolzano, nel rispetto del principio di leale collaborazione, concorrano al conseguimento di obiettivi di perequazione e solidarietà attraverso un intervento finanziario determinato nella somma di 40 milioni di euro.
Il fondo perequativo sarà rivolto a 28 comuni veneti (di cui 7 nella provincia di Venezia, 8 del Trevigiano, 13 della provincia di Belluno) e, più in generale, dei territori contermini.