La Lega chiede, per bocca di Ciambetti, che il Governo istituisca una commissione d’inchiesta per tutelare i risparmiatori della BpVi, mentre il Pd vuole che Regione e Comuni si costituiscano parte civile nelle cause contro le popolari venete.
“Il presidente del consiglio regionale, il leghista Ciambetti, chiede al Governo una commissione d’inchiesta per tutelare gli azionisti truffati”?
A chiederlo è il capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale, Jacopo Berti. Che così prosegue.
“Sono degli ipocriti. Hanno scoperto solo ora che BpVi e Veneto Banca hanno truffato migliaia di persone? Quella commissione che lui invoca oggi con tanta urgenza è stata già proposta dal M5S in Parlamento lo scorso anno. Fa specie sentire anche esponenti del Pd, ora al governo, che questa commissione l’hanno sempre bocciata, unirsi al coro”.
“Dov’era fino ad oggi la Lega? Zaia probabilmente era con Consoli, a farsi foto assieme e difenderlo – continua il capogruppo M5S – infatti lo ha difeso fino alla fine. Solo dopo gli arresti, la Lega prende le distanze? Sembra la stessa storia del Mose: amici ed alleati fino al giorno prima, distanti il giorno dopo. Non ci fanno una bella figura, anzi. Ci hanno dato degli sciacalli, degli allarmisti e solo oggi ci danno ragione. Se ci avessero ascoltato prima, probabilmente a quest’ora si sarebbe potuto fare di più. Magari si sarebbe potuto evitare tutto questo, oppure le cause di risarcimento sarebbero a buon punto e qualche conseguenza gravissima sarebbe stata evitata”.
“Ogni iniziativa che sia veramente in favore della tutela degli azionisti avrà ovviamente il nostro appoggio – conclude Berti – ma la Lega non si permetta di prendere in giro i veneti, che durante il loro governo sono stati vittime della truffa del secolo”.