Con apposito atto del presidente della Provincia di Belluno in data 07/06/2016, sono state approvate dall’Amministrazione provinciale, competente in materia di gestione del demanio idrico, delle regole per semplificare gli adempimenti burocratici a carico dei titolari di concessioni di piccole derivazioni d’acqua pubblica.
Lo rende noto il consigliere provinciale delegato alla materia Leandro Grones.
E’ stata prevista, in particolare, l’esenzione dall’obbligo di installazione dei misuratori di portata derivata e rilasciata per le seguenti tipologie di derivazioni:
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ad uso domestico intendendosi come tale la destinazione all’uso potabile, ivi compreso quello igienico, all’innaffiamento di orti e giardini, all’abbeveraggio del bestiame, purché tali usi siano rivolti al nucleo familiare dell’utilizzatore e non configurino un’attività economico-produttiva o avente finalità di lucro) con portate inferiori a 1 l/s e volumi annui inferiori a 1’500 m3;
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le derivazioni finalizzate ad alimentare mulini didattici e segherie storiche, o altre attività similari con valenza culturale pubblica e che pertanto non si configurano come attività con scopi economici-produttivi;
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le derivazioni ad uso irriguo, con portata massima inferiore a 10 litri al secondo o con volume di prelievo inferiore a 20.000 metri3 all’anno, diversamente dalle captazioni da sorgente, per le quali i suddetti vincoli si dimezzano, in considerazione della minore disponibilità della risorsa;
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di carattere occasionale (massimo 90 giorni all’anno), con durata temporale limitata (massimo 8 ore al giorno) e senza opere di prelievo fisse;
E’ stato inoltre previsto che per tali tipologie di derivazione, permane un obbligo di comunicazione scritta della quantificazione forfettaria delle portate ovvero dei volumi prelevati da presentare alla Provincia -Servizio Acque- entro il 31 dicembre di ogni anno.