“Rivolgersi a un legale per ottenere ciò che è già scritto nella programmazione, e cioè che l’Ospedale di Pieve di Cadore non sarà in alcun modo ridimensionato, tanto meno per quanto riguarda Ostetricia e punto nascite, mi pare uno spreco di tempo e di atti. Speriamo che l’avvocato si metta la mano sul cuore e non faccia la parcella”.
Con queste parole Luca Coletto, assessore alla Sanità della Regione del Veneto, interviene per tranquillizzare i cittadini sul futuro dell’Ospedale cadorino e per rispondere all’allarme lanciato dal sindaco di Pieve di Cadore Maria Antonia Ciotti, dando seguito alla protesta di un cittadino che si è rivolto a un legale in autotutela per difendere il nosocomio.
“Siamo di fronte – aggiunge l’assessore – all’ennesimo falso allarme, perché questa giunta regionale sa mantenere le promesse, come ha già dimostrato con l’elicottero del 118 e il nuovo Pronto Soccorso. Abbiamo detto e lo ripeto: il punto nascite non chiude, come ribadito anche in prima persona dal presidente della Regione”.
“Alcuni trasferimenti a Belluno – tiene a specificare l’assessore – ci sono sempre stati e sempre ci saranno, ma sono semplicemente dettati da situazioni contingenti nelle quali ogni decisione viene assunta semplicemente nell’ottica di garantire la miglior assistenza possibile al nascituro e alla sua mamma”.