Colpo di scena in Quinta commissione. Durante la seduta odierna della commissione consiliare regionale che si occupa di sanità Sergio Berlato, il capogruppo di uno dei gruppi di maggioranza, nonché coordinatore regionale per il Veneto di Fratelli d’Italia-AN, ha rivelato che è in atto un vero e proprio saccheggio del comparto sanitario veneto. Il fatto riportato dall’esponente della maggioranza riguarda lo smantellamento e lo spostamento di apparecchiature da alcuni ospedali verso altre aziende sanitarie.
Questo spostamento avviene per fini meramente elettorali e per alimentare bacini di voti, ma la mossa mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini, che stanno finalmente iniziando a capire con chi hanno a che fare.
“Sono rimasto allibito quando ho sentito questa rivelazione – ammette Jacopo Berti, capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale – sono scandalizzato da questo comportamento inaccettabile e inqualificabile per chi si trova a gestire la sanità pubblica. Vogliono smantellare la sanità veneta, ma noi li combatteremo per tutelare i cittadini e soprattutto gli ospedali di provincia, che rischiano di essere depredati”.
“Tutto questo – conclude il capogruppo M5S – avviene nel momento più delicato per gli equilibri interni del governo veneto e della maggioranza che lo sostiene. Si stanno scannando sull’azienda zero da mesi, e probabilmente la maggioranza non uscirà indenne dall’aula. E le crepe stanno diventando ogni giorno più grandi, tanto che Zaia si ritroverà presto a non poterle più tappare con il dito, come il proverbiale bambino delle dighe olandesi”.
“Dopo mesi di “stop and go”, di trattative e di ripensamenti, oggi pensavo che la maggioranza avrebbe votato senza alcun tentennamento il progetto di legge – gli fa eco Andrea Bassi di Lista Tosi per il Veneto – Il contenuto dell’intervento di un autorevole capogruppo di maggioranza, Sergio Berlato, ha dato corpo ad alcuni dei timori e dei peggiori presagi che serpeggiano sul territorio: sono già in atto, in particolare nelle province in cui l’accorpamento delle Ulss è più forte (Verona e Padova su tutte), i preparativi per spogliare di servizi le periferie e concentrare tutto nei capoluoghi. Con ovvi disagi e disservizi per la cittadinanza. Al di là di quel che decide e stabilirà la commissione, noi ci opporremo con tutte le nostre forze a questo malsano disegno in Consiglio Regionale”.
“Se quanto dichiarato da Berlato corrisponde a verità, Zaia dovrebbe spiegare ai veneti che ci sono strutture ospedaliere di serie A e strutture ospedaliere di serie B – aggiunge Alessandra Moretti, capogruppo del Partito Democratico – E se invece, dopo le inquietanti dichiarazioni, Berlato fa retromarcia, ci chiediamo quali siano i motivi reali che lo hanno indotto a ritrattare la sua originaria e pesante denuncia”.