La giunta comunale di Belluno ha valutato favorevolmente la proposta di un gruppo di cittadini per l’intitolazione di una via di Tisoi in memoria di Roberto Anelli-Monti detto Milos, capo partigiano leggendario, morto nel 2001. La nuova via è una laterale a nord di via Tisoi, che va a servire l’area lottizzata. L’iter burocratico sarà completato entro fine giugno.
Roberto Anelli-Monti detto “Milos” (Udine 10.02.1922 – Belluno 04.05.2001)
Pilota di caccia, dopo l’8 settembre del ’43 entra a far parte delle formazioni partigiane slovene. Il nome di battaglia “Milos” è lui stesso a sceglierlo, in memoria di un combattente jugoslavo che gli muore tra le braccia colpito dai nazisti.
Nel ’44 è comandante della Brigata “Cairoli”, poi vice comandante della Brigata “Ciro Menotti”. Nel 1945 è capo di stato maggiore della Divisione d’assalto garibaldina “Nannetti” che operò in Cansiglio e a Vittorio Veneto. Nell’aprile del ’45 tratta la resa con il generale Jürgen von Kamptz, comandante delle forze di polizia tedesca del Triveneto occupato e annesso dai nazisti.
Decorato di medaglia d’argento al Valor militare e della Bronze Star Medal, l’onorificenza militare delle forze armate statunitensi conferita per “atti di eroismo, di merito o di servizio meritevole in zona di combattimento”. Oltre ad altre quattro decorazioni militari.
Uomo dai molteplici interessi, Roberto Anelli-Monti è un eccellente tiratore, esperto d’armi ed esplosivi, oltre che architetto, grafico, disegnatore, pittore e sceneggiatore. Il nonno paterno era un artista che operò alla corte dello Zar Nicola II. Il padre Carlo si occupò di riprese in 8 millimetri.
Nel dopoguerra “Milos” vive e lavora a Padova dove dirige i lavori di restauro di palazzi monumentali di mezza Padova, come la Casa di Francesco Petrarca ad Arquà, la Cappella degli Scrovegni, il Palazzo della Ragione e il Caffè Pedrocchi. Nel 1977 firma una delle scenografie più belle per il Festival di Sanremo. Ha collaborato con la Rai e con le reti televisive del Gruppo Mediaset.