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domenica, Settembre 8, 2024
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Smog e salute. Zanoni (Pd): “Zaia Ponzio Pilato, se ne lava le mani, accende i panevin: parla alla pancia dei veneti ma condanna i loro polmoni”

Andrea Zanoni - consigliere regionale Pd
Andrea Zanoni – consigliere regionale Pd

“Zaia governa una Regione che tra le sue funzioni ha quella di approvare il Piano dell’Energia, il Piano di Risanamento dell’Aria, il Piano dei Trasporti, il Piano dei Rifiuti, cioè norme che possono determinare l’aumento o la netta diminuzione dell’emissioni nell’aria di sostanze inquinanti o produzione di smog nel nostro territorio.” È quanto afferma Andrea Zanoni vicepresidente della Commissione Ambiente in Consiglio Regionale del Veneto, il quale spiega come: “con questi piani la regione potrebbe incentivare il fotovoltaico, il solare termico, le auto elettriche, l’uso di filtri per le caldaie a biomasse e per le stufe a legna, limitare l’uso delle biomasse, riciclare tutti i rifiuti evitando la loro combustione, introdurre il biglietto unico nei trasporti, agendo strutturalmente e a lungo termine per abbattere lo smog. Si tratta di strumenti strategici.

Invece che fa il Presidente della Giunta?

Se ne lava le mani come Ponzio Pilato dichiarandosi contrario ai sindaci che vietano i “panevin”, i botti e introducono le targhe alterne e incolpando di inerzia il governo Renzi. Come al solito quando ci sono problemi da risolvere Zaia lascia che se ne occupi qualcun altro e fa l’esatto opposto, come in questo caso dove dichiara di non voler coordinare il tavolo tecnico con i sindaci previsto per legge e addirittura si vanta di andare ad accendere i ‘panevin’: Zaia così facendo parla alla pancia di tanti cittadini disinformati e ignari delle conseguenze condannando però i loro polmoni e la loro salute”. Il vicepresidente della Commissione Ambiente poi incalza:

“Il tutto avviene in un contesto dove: l’Agenzia Europea per l’ambiente lo scorso 30 novembre – spiega Zanoni – ha pubblicato un rapporto che sancisce la morte prematura a causa dell’inquinamento dell’aria di 84.400 italiani, la maggioranza dei quali abitanti della Pianura Padana, ogni anno, su un totale di 432.000 europei; in secondo luogo, la Commissione Europea ha aperto una procedura di infrazione contro l’Italia per la violazione della Direttiva sulla qualità dell’Aria; l’Italia è stata condannata il 19 dicembre 2012 da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea per la violazione della medesima direttiva. Ora se arrivasse la seconda sentenza di condanna, ormai alle porte, arriveranno anche le sanzioni, arretrati compresi, che potranno superare il miliardo di euro. Quel miliardo di euro – ha concluso Zanoni – usiamolo invece per le misure necessarie a risolvere il problema anziché’ pagare le multe all’Europa.

In questo modo potremmo salvare la salute e la vita a migliaia di cittadini, rendere il Veneto più salubre e vivibile, aiutare il rilancio della nostra economia sostenendo le nostre aziende e abbassare la bolletta della sanità che ogni anno in Veneto assorbe quasi il 90% del bilancio e infine contribuire in maniera sostanziale alla lotta contro i cambiamenti climatici”.

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