“Oggi è morta l’Azienda Zero. La Quinta Commissione consiliare, che avrebbe dovuto portare avanti la discussione relativa al nuovo assetto della sanità veneta, si è riunita per una manciata di minuti. Giusto il tempo di intonare il de profundis del piano, poi la Commissione è saltata”.
Lo ha detto al termine della Commissione Sanità, Jacopo Berti, vicepresidente della Commissione e capogruppo 5Stelle in Consiglio.
“Oggi – si rammarica il capogruppo del Movimento 5 Stelle – è andato in scena l’ennesimo teatrino dell’assurdo. La maggioranza non è stata in grado di spiegare gli emendamenti che i suoi stessi esponenti avevano scritto e proposto”.
Facendo un po’ di cronologia della seduta, Berti ha continuato: “L’assessore alla sanità Luca Coletto ha iniziato la seduta leggendo l’articolo uno, comma uno, del testo che aveva in mano – continua Berti – che però era diverso dal testo che era stato consegnato a tutti i componenti della Commissione. I tecnici presenti non sapevano di cosa si stesse parlando e non si sa neppure chi sia l’autore delle modifiche. Non sanno leggerla e non sanno cosa c’è scritto”. Per l’esponente pentastellato l’impasse rappresenta “la fine del progetto: il 19 di novembre deve iniziare la discussione dell’assestamento di bilancio, che rappresenta una priorità assoluta. E i tempi tecnici faranno slittare l’Azienda Zero almeno a dopo Natale”. “Il che vuol dire che se ne riparlerà chissà quando – sottolinea Berti – a meno che la maggioranza non voglia forzare la mano e portare prima in Commissione e poi in aula il progetto, ma stiamo parlando di un intervento che sarebbe gravissimo. La verità è che hanno dimostrato ancora una volta la loro impreparazione, noi del Movimento invece abbiamo lavorato duramente per proporre un progetto di legge e 40 emendamenti, che non sono stati neppure letti”.