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Sabato 14 novembre, ore 18.30, ex Cartiera di Vas, Dark Shades, performance-video di Giuseppe Vigolo

Cartiera Vas - Comune Quero VasDark Shades (Ombre di guerra), videoinstallazione di Giuseppe Vigolo, è un’opera d’impatto con la quale si mette a fuoco il singolare delirio della guerra.
L’artista ha realizzato una serie di proiezioni in movimento (sihouettes di aerei, elicotteri, gruppi di portaferiti e altre tipiche immagini dei reportage di guerra di un telegiornale) che dilagano trasversalmente sulle architetture, sugli oggetti, sui visitatori e sull’altra arte presente in mostra, macchiando ogni cosa con le proprie sagome inquietanti.
La proiezione avverrà nell’Hangar principale dell’ex Cartiera, su un grande muro interno, di circa 100 metri quadrati, dove il frastuono della Guerra si mescolerà al rumore dell’acqua che ancora fluisce in Cartiera.

“Volutamente le Ombre di guerra non si circoscrivono a un luogo riservato: il loro “travalicamento” è in rapporto con l’esperienza quotidiana, in cui la guerra invade attraverso la televisione i momenti più disparati delle nostre giornate, piegando le coscienze all’assuefazione, a una frustrante sopportazione, a un cattivo senso d’abitudine e di inevitabilità.
L’incisività di queste sagome nere, così eloquenti nella loro essenzialità, il modo in cui esse ricavano la loro forza espressiva “intagliandosi” sullo sfondo contro cui si profilano, è ispirato alla grande grafica classica in bianco e nero che qui viene spinta, ed esplicitata, fino alla sua antica, nativa essenza scultorea. Questi fantasmi visionari divengono poi squisitamente scultorei nel loro modo di abitare lo spazio tridimensionale che trasformano dinamicamente, modificandolo al loro passaggio. L’artista ha ricavato le silhouettes delle sue ombre di guerra da film, siti militari, reportage. La selezione iniziale comprendeva circa trecento immagini, poi lavorate manualmente (scontornate, fotocopiate, digitalizzate), e ridotte a trenta attraverso un successivo lavoro di sperimentazione e cernita volto a isolare le più efficaci per immediatezza e impatto comunicativo. L’idea è quella di proiettare immagini che siano le più dirette e semplici possibili, ma allo stesso tempo di forte impatto: da qui l’esigenza di sintetizzare le figure cult, riducendole al bianco e nero e trasformandole in ombre che scivolano sulle architetture su cui vengono proiettate.
Se il primo mezzo di comunicazione di massa è stato la stampa, con dominanza della parola scritta, oggi è invece l’immagine, e in particolare l’immagine in movimento, a fare la differenza. Ma nulla vieta che l’immagine contemporanea cerchi di assorbire, come qui, la grande lezione della grafica tradizionale, aprendola all’occasione a esperimenti innovativi”.
(tratto da un testo di Gloria Vallese)

Ricordiamo che il lavoro di Dolomiti Contemporanee all’ex Cartiera di Vas si inscrive nel progetto “Radici future”, realizzato dall’Unione dei Comuni del Basso Feltrino Sette Ville – Alano di Piave e Quero Vas e finanziato dalla Regione del Veneto (L.R. 11/2014, art.9, “Celebrazioni peri il centenario della Grande Guerra”).
Il progetto mira alla valorizzazione dei luoghi della Grande Guerra, come motori di memoria e conoscenza, ma anche quali possibili scenari futuri, oltrechè alla riqualificare e valorizzare di alcuni punti e siti strategici lungo la Piave, come appunto l’ex Cartiera di Vas.

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