“Il ministero intende continuare a pagare spese processuali o pensa di metter mano alla normativa per il riconoscimento per intero del periodo pre – ruolo?
A porre l’interrogativo è il deputato del Veneto Marco Brugnerotto, del Movimento 5 Stelle, che interroga il ministro dell’istruzione Giannini.
“La giurisprudenza nazionale e sovranazionale, in ossequio al principio comunitario di ‘non discriminazione’ – prosegue l’onorevole Brugnerotto – ci dice chiaramente che i lavoratori a termine della scuola non possono ricevere un trattamento sfavorevole rispetto ai colleghi di ruolo. Sono moltissime ormai le sentenze di vari tribunali del lavoro, che condannano il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca al pagamento delle spese processuali, a riconoscere gli aumenti retributivi collegati all’anzianità di sevizio, a pagare le differenze retributive maturate e maturande e ad effettuare una nuova ricostruzione di carriera dei ricorrenti. La ministra intende normare la situazione o preferisce continuare a pagare?”
Attualmente il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione prevede che all’atto della ricostruzione di carriera dei docenti immessi in ruolo, che hanno superato l’anno di prova, il periodo di precariato è “ riconosciuto come servizio di ruolo, ai fini giuridici ed economici, per intero per i primi quattro anni e per i due terzi del periodo eventualmente eccedente, nonché ai soli fini economici per il rimanente terzo ”.
Ma questo contrasta con la Direttiva comunitaria 1999/70/CE che prescrive il principio di non discriminazione del lavoro precario rispetto a quello a tempo indeterminato che impone la valutazione immediata per intero del servizio pre-ruolo nella ricostruzione di carriera del personale della scuola, sia del personale docente che del personale Ata .
“Se svolgo sempre la stessa attività lavorativa, perché deve essere discriminato e valutato solo parzialmente il lavoro a tempo determinato prestato prima dell’immissione in ruolo? Conclude Brugnerotto – Giustamente i tribunali danno ragione a chi ricorre e “pantalone paga”; Il ministro intervenga in fretta per correggere l’errore normativo”
_________________