Nel corso della settimana il questore della Provincia di Belluno ha emanato altri 3 provvedimenti di Divieto di ritorno nei Comuni di Sedico, Trichiana e Cortina d’Ampezzo nei confronti di altrettanti soggetti pluripregiudicati.
Si tratta, nel primo caso, di una giovane 24enne nata e residente in provincia di Udine che aveva tentato di porre in essere la cosiddetta “truffa del resto” in un’area di rifornimento carburante di Trichiana. La truffa consiste nel chiedere un cambio ripetuto di una banconota di grosso taglio a fronte di un acquisto di esiguo valore, innescando una messinscena tale da confondere e indurre in errore il negoziante, riuscendo a ad intascarsi nuovamente la banconota di grosso taglio oltre al resto.
Considerato che la giovane donna annovera a suo carico un sfilza di pregiudizi penali e di polizia per i reati di furto, ricettazione e truffa (la maggior parte delle quali attuate con il sopradescritto “modus operandi”) ed è peraltro già destinataria di analoghe misure di prevenzione del divieto di ritorno in diversi comuni della provincia di Udine, è stato disposto il divieto di ritorno nei comuni di Sedico e Trichiana per un periodo di anni tre, anche in considerazione del fatto che la stessa non espleta alcuna lecita attività lavorativa e non ha alcuna valida ragione per soggiornarvi, ritenendo che graviti in questa Provincia al solo fine di perpetrare illeciti.
Analogo provvedimento, ma con divieto di ritorno nel comune di Cortina d’Ampezzo, è stato emesso nei confronti di una coppia di trentenni residenti a Treviso che durante il mese di dicembre dello scorso anno avevano soggiornato presso un Hotel del centro Ampezzano allontanandosi senza saldare il corrispettivo.
Nei confronti dei due, gravati da numerosi precedenti di Polizia tra cui furto aggravato, rapina, evasione, percosse, lesioni personali, porto abusivo e detenzione di armi, ricettazione e falsi in genere, è stato quindi disposto il divieto di ritorno nel Comune di Cortina d’Ampezzo per un periodo di anni tre.
La Questura precisa che non è possibile adottare un provvedimento di divieto di ritorno valido su tutto il territorio provinciale, perché la legge non contempla misure di prevenzioni generiche ma sempre rapportate all’ esigenza reale. Nei casi di specie, se la condotta pericolosa per la sicurezza pubblica è stata tenuta a Sedico, Trichiana e Cortina, il divieto di ritorno potrà essere applicato solo per i comuni citati.