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Martedì si ferma la scuola pubblica statale: da Belluno e Treviso oltre 250 insegnanti e studenti

manifestazione studenti rete studenti mediTeresa Merotto, segretaria generale Cisl Scuola Bl Tv: “Una grande mobilitazione, che porterà molti insegnanti e studenti in piazza insieme, per una scuola migliore. Stabilizzazione dei precari, ruolo della dirigenza scolastica, valorizzazione del lavoro del personale della scuola, rinnovo del contratto nazionale bloccato da 7 anni, questi sono i nostri obiettivi.”

Il mondo della scuola ha proclamato per domani uno sciopero nazionale per opporsi al DDL del Governo Renzi sul riordino della scuola pubblica statale. La mobilitazione coinvolgerà personale Ata e Dirigenti scolastici che si ritroveranno a Milano, per le regioni del nord Italia e, contemporaneamente, in altre 4 piazze italiane ( Roma, Bari, Palermo, Catania).

“L’adesione alla manifestazione è massiccia, da Treviso e da Belluno partiranno 5 pullman alla volta di Milano, con docenti e studenti coinvolti dalle organizzazioni territoriali della scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Confsal – afferma Teresa Merotto Segretaria Generale Cisl Scuola Belluno Treviso – Ma il 5 maggio nelle scuole e nelle piazze di Treviso, Belluno e del Veneto si svolgeranno anche tante manifestazioni spontanee e flash mob, che vedranno protagonisti studenti, docenti e tutti i cittadini che vorranno unirsi alla protesta.”

“I lavoratori della scuola esprimono la loro contrarietà ai contenuti del disegno di legge sulla riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione che, se approvato senza modifiche, porterà ad uno stravolgimento dell’attuale assetto del sistema scolastico italiano, mettendo a rischio un’organizzazione della vita scolastica che vede attualmente la partecipazione di tutte le componenti (genitori, studenti, docenti, personale Ata) alle decisioni e alle scelte importanti per le scuole, gli studenti e le loro famiglie. – prosegue Merotto – Come Sindacati chiediamo che si proceda urgentemente con un decreto- legge per le immissioni in ruolo dei precari, in modo da garantire il loro ingresso nelle scuole dal 1° settembre 2015.”

“Inoltre diciamo no alle deleghe al Governo su materie importanti per l’organizzazione e il funzionamento delle scuole, sulle quali solo il Parlamento è legittimato ad esprimersi, attraverso una discussione allargata, che permetta una riflessione vera e partecipata sui futuri assetti della scuola. – conclude Teresa Merotto Cisl Scuola – Stabilizzazione dei precari, ruolo della dirigenza scolastica, valorizzazione del lavoro del personale della scuola, rinnovo del contratto nazionale bloccato da 7 anni sono i temi caldi della protesta che vedrà la mobilitazione di tutti lavoratori della scuola per l’intera giornata di martedì 5 maggio.”

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