Cortina Style raddoppia. Dopo il grande successo dell’evento organizzato per celebrare il 28° compleanno di Cortina Magazine, l’associazione culturale più glamour della conca scende nuovamente in pista sabato 21 febbraio con il secondo appuntamento di Archi.Eat, riuscito connubio tra architettura del territorio e cibo.
Un format che già lo scorso anno ha segnato un enorme successo di pubblico, con oltre 1000 persone presenti all’interno dell’Atelier, in località Pian da Lago. Quest’anno, poi, il format si è perfezionato con un’attenzione ancora maggiore al territorio, andando addirittura ad anticipare Expo 2015, l’evento mondiale dedicato proprio al cibo, dove l’architettura dei padiglioni fa sempre parlare di sé.
Cortina prima di Milano, Cortina Style prima di Expo celebrano le materie prime che il territorio offre; da una parte il legno di cui la valle è ricca, base indispensabile per tutti gli interventi architettonici locali, che sarà rappresentato durante l’evento di sabato da un sistema di casse acustiche-scultura realizzata da un gruppo di giovani artisti ampezzani con soli legni locali: Untamed Sound System, il primo impianto audio totalmente costruito a Cortina.
Dall’altra, una proposta gastronomica non solo rielaborata all’insegna della tradizione dallo chef Riccardo Gaspari de El Brite de Larieto, reduce dal successo ottenuto proprio a Milano ad Identità Golose, ma addirittura basata solo su prodotti tipici locali. La carne dell’Azienda Agricola di Stefano Ghedina, i latticini provenienti dall’allevamento di Sara Zardini e gli altri prodotto messi a disposizione dall’Azienda Agricola Piccolo Brite della famiglia Gaspari sono l’esempio più tipico di come si possa fare un utilizzo attivo e sostenibile di un territorio vocato normalmente al turismo.
Il design e il food sono e devono essere sempre di più un motore dell’accoglienza perché sono lo specchio più vero del territorio, e questo Ambra Piccin, Luca Menardi Ruggeri e Virginio Piccin, anime di Cortina Style, lo sanno bene e lo vogliono comunicare proprio con questo evento, a cui collaborano anche alcuni giovani studenti dell’Istituto Alberghiero, partner nei progetti più importanti di Cortina.
L’evento terminerà in dolcezza con un’altra chicca pluripremiata del territorio: i celebri dolci di Massimo Alverà, pasticcere le cui opere sono veri monumenti al gusto, sublimazione finale della seconda edizione di Archi.Eat, bagnata dai vini della Tenuta di Collalto.