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Pericolosità del Piave nel Comune di Lentiai. L’Associazione Amici di Cesana scrive nuovamente alle istituzioni

letteraLa prima lettera di segnalazione della pericolosità “per accrescimento boschivo nell’alveo del fiume Piave nel tratto tra il ponte vecchio e nuovo in località Cesana-Busche in Comune di Lentiai” al Genio civile e al prefetto era del 10 novembre del 2011. Dopo l’ultima esondazione del Piave dei giorni scorsi, l’Associazione culturale Gli amici di Cesana, presieduta da Mariagrazia Fontana ha rinnovato la segnalazione alle istituzioni chiedendo, come hanno fatto le amministrazioni comunali di Lentiai e Cesiomaggiore, quali saranno le azioni che verranno poste in essere. Per evitare – sottolinea la lettera –  “che un ipotetico evento di piena centenaria spazzi via l’abitato di Cesana” con le sue aree di interesse archeologico.

Ecco il testo integrale della lettera 

All’ UNITA’ di PROGETTO GENIO CIVILE di BELLUNO

Preg.mo DIRETTORE dott. ing. AlVISE LUCHETTA

Via I. Caffi, n. 61

32100 BELLUNO

Alla PREFETTURA di BELLUNO

S.E. PREFETTO dott. Giacomo BARBATO

Piazza Duomo, 38

32100 Belluno

Lentiai , 17 novembre 2014

Oggetto: pericolosità per accrescimento boschivo nell’alveo del fiume Piave nel tratto tra il ponte vecchio e nuovo in località Cesana-Busche in Comune di Lentiai – nostra precedente nota del 10 novembre 2011

L’Associazione “Amici di Cesana” aveva segnalato, nel novembre 2011, una situazione di pericolo per le esondazioni del fiume Piave nell’abitato di Cesana e nello stesso tempo sollecitato un intervento di pulizia boschiva dell’alveo poi eseguito con l’opera dei volontari della Protezione Civile di Lentiai.

Il ripetersi di eventi meteorici, anche non particolarmente intensi, ha messo in evidenza il grave stato di gestione dell’invaso di Busche con un notevole innalzamento del livello delle ghiaie, tale da provocare allagamenti e danni alle nostre abitazioni.

Abbiamo quindi sentito la necessità di scrivere alle SS.LL. dopo le recenti piogge di novembre che hanno per l’ennesima volta messo in luce la fragilità e la vulnerabilità del sito di Cesana, sommerso dalle acque del Piave.

Ciò che ci preoccupa è che i fenomeni pocanzi descritti non sono più una eccezionalità ma una costante annua.

Solo nel 2014 alcune case dell’abitato di Cesana sono state allagate due volte.

Ci uniamo alle note richieste delle Amministrazioni comunali di Lentiai e Cesiomaggiore perché si prevengano e non aggravino i fenomeni .

La nostra Associazione è inoltre impegnata da qualche anno, con la collaborazione delle Soprintendenze ai beni archeologici ed artistici del Veneto, in una valorizzazione artistico-storica del “borgo” e di alcune aree oggetto di “interesse archeologico e culturale”, che pure sono state intaccate dai fenomeni di allagamento.

Riteniamo che lo svuotamento dalle ghiaie e taglio della vegetazione dell’asta del Piave a monte della diga di Busche, come intervento d’urgenza, ed una diversa gestione della regimazione idraulica della diga per favorire il normale deflusso anche in presenza di eventi di “morbida”, potrebbero aiutare a risolvere almeno in parte il problema.

Chiediamo alle SS.LL di poterci gentilmente informare sulle azioni che le Amministrazioni in indirizzo intendono intraprendere consci che un ipotetico evento di piena centenaria, allo stato attuale, spazzerebbe via l’intero abitato di Cesana.

Ringraziamo per l’attenzione .

Associazione Culturale gli amici di Cesana

Il Presidente

Mariagrazia Fontana

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