Sabato ore 20.30 al Centro culturale Parri di Longarone va in scena “Correte! Longarone non c’è più! Vajont.Viaggio dei soccorritori nell’Oltre.” di e con Susanna Cro, musiche Diego De Pasqual , disegno luci Paolo Pellicciari. In collaborazione con Ass. Tina Merlin, Fondazione Vajont, Regione Veneto,Comune di Longarone.
Patrocinio continuativo Centro Internazionale Civiltà dell’acqua, Comune di Longarone, Provincia di Belluno.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Info 366 1074351 – 0437 380366
Primo premio Actors&Poetry sezione autori/performer.
Patrocinio continuativo Centro Internazionale Civiltà dell’acqua, Comune di Longarone, Provincia di Belluno.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Info 366 1074351 – 0437 380366
Primo premio Actors&Poetry sezione autori/performer.
“Correte!Longarone non c’è più!” Vajont.Viaggio dei soccorritori nell’Oltre è un viaggio attraverso l’esperienza dei soccorritori che partirono in seguito al disastro del Vajont, pionieri in una landa di desolazione al di là del mondo, e abbraccia il loro sentire, la loro sfida interiore di fronte alla distruzione e alla morte, toccata con le dita delle loro mani, odorata tra il fango, ascoltata nel silenzio assordante, vista con occhi increduli e paralizzati da immagini “oltreumane”. Dosi massicce e ripetute di situazioni ed emozioni stranianti: come può l’animo umano con-tenere ciò?
Cosa accade nell’essere Oltre? Oltre il noto, oltre ogni immaginazione, oltre ogni descrizione…
Improvvisamente, tolti i gradi, le medaglie e i titoli di ognuno, ci si ritrova come naufraghi in uno stesso mare, a nuotare per salvare e per salvarsi. Un mare di detriti, fango, dolore che fa nascere, di risposta, una solidarietà arcaica, primordiale, basata sulla dignità dell’uomo e sul senso di inter-connessione degli esseri viventi.
La drammaturgia attraversa, in un intreccio di narrazione,musica e spaccati d’esistenza, le prime notizie su ciò che avvenne e la partenza dei soccorsi, lo scenario ambientale ed emotivo che si impose a coloro che, per primi, sbarcarono in quell’indescrivibile paesaggio lunare, la Natura sovrastante l’uomo, il contatto continuo e assiduo con la morte, fenomeno spesso allontanato nelle nostre esistenze, che può comunque incredibilmente essere portatore di germi di vita, di una solidarietà e di una compassione che cambia l’essere.
Cosa accade nell’essere Oltre? Oltre il noto, oltre ogni immaginazione, oltre ogni descrizione…
Improvvisamente, tolti i gradi, le medaglie e i titoli di ognuno, ci si ritrova come naufraghi in uno stesso mare, a nuotare per salvare e per salvarsi. Un mare di detriti, fango, dolore che fa nascere, di risposta, una solidarietà arcaica, primordiale, basata sulla dignità dell’uomo e sul senso di inter-connessione degli esseri viventi.
La drammaturgia attraversa, in un intreccio di narrazione,musica e spaccati d’esistenza, le prime notizie su ciò che avvenne e la partenza dei soccorsi, lo scenario ambientale ed emotivo che si impose a coloro che, per primi, sbarcarono in quell’indescrivibile paesaggio lunare, la Natura sovrastante l’uomo, il contatto continuo e assiduo con la morte, fenomeno spesso allontanato nelle nostre esistenze, che può comunque incredibilmente essere portatore di germi di vita, di una solidarietà e di una compassione che cambia l’essere.