Taglio del nastro sabato scorso per inaugurare il restauro del ponte romano lungo la via del Patriarca a Farra d’Alpago. L’iniziativa, organizzata dal Comune di Farra in collaborazione con il Gal Prealpi e Dolomiti nell’ambito del convegno “Alpago-Europa, sinergie globali per uno sviluppo locale”, ha visto l’affluenza di numerose persone che hanno raggiunto l’antico manufatto attraverso il sentiero nei boschi noto ai tempi di Aquileia come la via del Patriarca.
Il ponte romano, posto lungo il percorso di pellegrinaggio per chi si reca al santuario della Madonna del Runal, riveste una grande rilevanza nel territorio rurale locale, sia dal punto di vista storico-documentario che architettonico, in quanto testimonianza di un antico tracciato viario e raro esempio di solida architettura funzionale romana. L’importanza della sua conservazione è legata anche all’aspetto funzionale rurale che il manufatto riveste, in quanto strettamente connesso alle attività di cura e manutenzione del territorio boschivo.
Esso risulta inoltre inserito nel percorso turistico e ricreativo “Alpago Natura” presentato sabato al congresso del Gal 2 dall’ingegnere Oreste Perino dell’Unione Montana Alpago come esempio delle possibilità offerte dal programma di finanziamenti Gal 2007-2013 che viene riproposto anche nel prossimo quinquennio e rivolto ad enti e privati.
Per il recupero del ponte romano, su progetto dello studio di architettura Manera-Andrich, sono state impiegate lavorazioni di tipo tradizionale, prevalentemente a mano, con interventi di consolidamento e restauro. E’stato effettuato il ripristino delle dimensioni originarie, dell’ampiezza del piano di calpestio e della sua funzionalità. Inoltre sono stati ripristinati i muri andatori riportando le quote originarie anche del percorso immediatamente contiguo al ponte. Il restauro è avvenuto con l’utilizzo di conci in pietra recuperati alla base del ponte, con ricomposizione delle lacune eseguita mediante un intervento di scuci-cuci e sigillatura delle connessure in profondità, preservando l’originaria struttura in muratura “a secco”.
All’inaugurazione erano presenti l’amministrazione comunale di Farra d’Alpago, i progettisti e le maestranze della ditta che ha compiuto il restauro, benedetto da un prete missionario, e numerosi cittadini.