La 32esima edizione della Pedavena-Croce d’Aune è entrata nel vivo nella giornata di venerdì 19 settembre con le verifiche sportive e tecniche che si sono svolte presso la Birreria Pedavena tra le 16.00 e le 21.30. Gli iscritti alla terza ed ultima finale del Campionato Italiano Velocità della Montagna sono 227. Nella giornata di sabato 20 settembre sapremo quanti sono stati gli equipaggi che si sono regolarmente presentati alla partenza della prima manche di prove libere, alle 9.30 del mattino. Il pronostico per la vittoria è estremamente difficile da fare ma è probabile che la lotta per il primo gradino del podio sia circoscritta allo svizzero Tiziano Riva (Reynard 92D-Cosworth) e al lombardo Paride Macario (Lola Evo Judd). Non solo. C’è un terzo incomodo. Si tratta del sardo Omar Magliona che a Pedavena avrebbe dovuto lottare per avere la matematica certezza della conquista del Campionato Italiano CN. Invece, l’assenza del suo rivale, il calabrese Rosario Iaquinta, infortunatosi nei giorni scorsi, ha di fatto liberato Magliona da ogni pensiero e quindi sarà libero di giocare a mente fredda per la conquista del primo gradino del podio. Impresa non impossibile. Una delle sfide più belle sarà quella per la conquista del titolo della categoria Racing Start RST, dove la T sta per turbo. Infatti, le auto dei due rivali in lizza sono entrambi alla guida di una Mini Cooper turbo: sono due pugliesi: Oronzo Montanaro e Ivan Pezzolla. Il titolo è ancora aperto nella E1 Italia, dove comanda Piero Nappi (Ferrari 330) davanti a Fulvio Giuliani (Lancia Delta Proto). Infine, la coppa delle dame cerca una vincitrice; la candidata più accreditata è Deborah Broccolini. Numerosi, come sempre, i locali.
Ha vinto matematicamente il titolo alla gara precedente ma il padovano Roberto Ragazzi non è voluto mancare ad una cronoscalata che per lui rappresenta una sorta di passerella tricolore per onorare il secondo successo consecutivo nel Campionato Italiano Velocità della Montagna, categoria GT. «La cronoscalata di Pedavena – dice Ragazzi – presenta un tracciato completo con dei tratti misti dove si va molto veloci. I tornanti sono molto stretti e pertanto è importante uscire con la coppia motrice giusta per penalizzare il meno possibile le ripartenze. I tratti veloci hanno dei minimi trasferimenti di carico, sui quali è importante avere una gomma in temperatura. In montagna è essenziale che il tempo sia a favore. A Pedavena direi che è meglio stare accorti almeno fino al tornante Belvedere. Poi la gomma è in temperatura. Uno dei punti più belli è la “esse” al bivio di Col Melon dove il tracciato cambia pendenza e ci si deve preparare ad una impegnativa curva a destra. Anche la postazione numero 40 presenta una destra molto insidiosa che chiude molto. Io con la Ferrari 458 la affronto in seconda per poi scaricare la terza fino al tornante sinistro. Quanto alla dinamica della gara, direi che se il tempo ci assiste, la prima salita di prove aiuterà a gommare il tracciato in vista della seconda salita del sabato dalla quale trarre le giuste sensazioni in vista delle due salite di domenica». Oltre ai due titoli in montagna (2013 e 2014), Roberto Ragazzi ha vinto in passato due volte il Ferrari Challenge. In gara a Pedavena corre per la Scuderia Superchallenge e la sua auto è preparata dalla Ram.