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giovedì, Settembre 19, 2024
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Lagole, primi risultati degli archeologi

scavi archeologici 140x140Lagole (Calalzo  di Cadore) – Scoperta una canaletta di epoca romana per il deflusso delle acque curative nelle indagini stratigrafiche avviate lo scorso 25 agosto nell’area della stipe votiva.

Si tratta di un primo importante risultato che da ragione alla scelta del luogo, indicato a suo tempo da Adelmo Peruz, pittore e appassionato cultore della storia antica del suo paese (scomparso nel 2009), che partecipò attivamente alle ricerche, di oltre sessant’anni fa, dirette da Giovan Battista Frescura.

Gli archeologi Davide Pacitti e Diego Battiston, con la collaborazione dei volontari del Gruppo Archeologico e del Circolo Amici del Museo dell’Alpago, mediante una raffinata tecnica micro stratigrafica, sono riusciti a distinguere gli ambiti analizzati negli anni cinquanta da quelli rimasti intatti sin dall’antichità. Compito non proprio agevole considerata la natura geologica costituita da strati gessosi (difatti nelle immediate adiacenze, vi si trovava proprio una cava di questo materiale). In ogni modo, in questi pochi giorni, è stato possibile mettere in luce un breve tratto di roggia avente una sezione di oltre un metro e mezzo delimitato a nord da un muro in pietre di travertino e a sud da un argine di materiale gessoso, tipico della zona. Nell’asportazione dei sedimenti della canalizzazione sono stati raccolti frammenti di ceramica romana che permettono di datare questa struttura a tale periodo.

Dai pochi metri quadrati del principale sondaggio non è possibile ancora avere un’idea complessiva della strutturazione dell’area dedicata ai rituali che erano officiati per chiedere la grazia alla divinità che era invocata. Ossia in epoca venetica Trumusicatei e in quella romana Apollo. Tuttavia la presenza della canalizzazione dimostrerebbe come delle sorgenti di acque minerali si trovassero lungo il pendio soprastante che poi, con il passare dei secoli, i cedimenti degli strati gessosi, ne abbiano modificato il percorso. Ieri è stata sul posto la dottoressa Giovanna Gangemi della Soprintendenza che ha potuto verificare di persona i notevoli risultati emersi dalle indagini auspicando che possano proseguire.

A tale proposito il sindaco De Carlo, al quale va riconosciuto il merito di aver sovvenzionato la ripresa delle ricerche, si sta impegnando nel reperimento nuovi e altri finanziamenti .

Eugenio Padovan

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