Il Pd provinciale prende posizione in merito alla nomina di Bruno Zanolla ad amministratore unico per il prossimo triennio di Bim Infrastrutture. Una questione di opportunità politica, visto che Zanolla è nuovamente candidato sindaco di Quero-Vas, oltre che membro del cda di Veneto Sviluppo.
“Eppure la questione Bim Gsp avrebbe dovuto insegnare qualcosa – recita la nota della segreteria provinciale del Pd – dieci anni e un buco di più di settanta milioni non sono bastati per far capire l’antifona. E per quanto riguarda la consorella di Bim Gsp si prosegue dunque sulla vecchia disastrata strada. Si continua, insomma, secondo quelle logiche che a posteriori si sono rivelate completamente errate, e si conclude rieleggendo un amministratore legato alla squadra di Piccoli, Roccon e agli altri membri della galassia Bim.
Un nome, quello di Zanolla, che ha un sapore di forte continuità con le passate gestioni del Bim. Non meno importante è il fatto che non si sia minimamente tenuto conto delle imminenti elezioni comunali che il 25 maggio porteranno al voto 37 comuni in provincia di Belluno.

Una nomina – prosegue la nota del Pd provinciale – che vede una palese forzatura di una parte politica, come sottolineato da alcuni sindaci di centro sinistra, comportandosi dunque in maniera scorretta sia nelle modalità che nelle tempistiche.
La preoccupazione persiste ancor di più quando a capo di Bim infrastrutture confermate una nomina che vede una personalità forte attualmente nel cda di Veneto Sviluppo, sindaco di Quero-Vas e nota per avere un grande studio di progettistica in provincia; forse la trasparenza non sarà ancora una volta il punto di forza di questa lista.
Il Pd – conclude la nota – confida ora nella decisione di Bruno Zanolla di rimettere il mandato, come già proposto da molti sindaci ed aspettare le elezioni del 25 maggio, a maggior ragione se la sua ricandidatura a sindaco di Quero-Vas è veritiera”.