“La priorità per l’Alto Agordino, Livinallongo in particolare, è la difesa valanghiva”. Lo hanno affermato nella sede di Veneto Strade a Mestre (Venezia) il consigliere regionale Dario Bond e il consigliere comunale di Livinallongo del Col di Lana Leandro Grones, che ha presentato all’ad Silvano Vernizzi e all’assessore regionale alla mobilità Renato Chisso una breve lista di interventi prioritari da realizzarsi sul territorio comunale.
“Occorre ripristinare al più presto le barriere collassate nell’ultima stagione invernale e nel farlo dobbiamo servirci di materiali resistenti e all’avanguardia”, ha ribadito Grones.
Queste le aree di intervento sottolineate da Grones: dal ripristino delle barriere tra Arabba e Playaz (intervento da 330 mila euro) alla realizzazione di nuove barriere fermaneve ad alto assorbimento di energia di tipo elastico tra Arabba e Campi di Playaz (950 mila euro). Interventi analoghi sono previsti in località San Giovanni (191 mila euro) e a Bosco Ruaz (1 milione e 150 mila euro).
Il costo totale degli interventi è di 2 milioni e 621 mila euro. “Ho sottolineato l’assoluta priorità di questi interventi e la necessità di aprire quanto prima il confronto con i soggetti del territorio”, rimarca Bond, che ricorda come l’ultima finanziaria regionale abbia stanziato 17,5 milioni di euro per la sistemazione delle strade di competenza di Veneto Strade danneggiate dal maltempo.
“La cifra è stata assegnata su base regionale, ma è chiaro che il Bellunese è il principale destinatario di questa misura”, ribadisce Bond. “Da parte dell’assessore Chisso e dell’ingegner Vernizzi la disponibilità è stata massima e c’è anche l’impegno a eseguire un sopralluogo per verificare di persona quanto successo con le ultime nevicate”, prosegue Bond. “Gli interventi prioritari che ho proposto sono indifferibili in di vitale importanza per la sicurezza della viabilità e scongiureranno l’isolamento di valligiani e turisti dovuto alla chiusura della viabilità principale”, spiega Grones. “L’inverno appena passato ha ancora una volta messo in evidenza la fragilità del nostro territorio e la difficoltà del vivere in montagna.
È stato un inverno terribile, la buona sorte ha voluto che nessuno si sia fatto male e l’impegno incessante degli addetti di Veneto Strade e del Comune ha garantito anche l’impossibile. Ora però occorre destinare le risorse per realizzare gli interventi di messa in sicurezza. Non possiamo procrastinare oltre”.