Anche per l’estate 2013 continua l’impegno di Alpe del Nevegal srl sul Colle. Non per quanto riguarda gli impianti, in quanto l’asta per la loro gestione si svolgerà il prossimo settembre, ma per quanto riguarda una serie di attività che coinvolgeranno l’ambito culturale, ricreativo e del servizio agli ospiti.
A partire da fine luglio Alpe del Nevegal metterà a diposizione l’ufficio skipass che diventerà un info point per i turisti. L’ufficio sarà poi aperto in tutte le giornate del mese di agosto. «Ma faremo di più – afferma Piero Casagrande, direttore generale di Alpe del Nevegal -. Stiamo definendo una serie di iniziative che animino il Colle: da attività per i bambini a spettacoli teatrali a eventi musicali. Di particolare interesse, poi, sarà la collaborazione con il laboratorio d’arti visive in ambiente Dolomiti Contemporanee. Il dettaglio delle nostre proposte sarà reso note nei prossimi giorni».
«Il contratto che legava la nostra società agli impianti del Colle è scaduto il 30 aprile e in questo momento non siamo proprietari di nulla ma, in linea con le motivazioni che lo scorso anno ci avevano spinto a salvare gli impianti di risalita, abbiamo deciso di spenderci perché il Nevegal viva anche nella stagione estiva, convinti che sia un territorio dalle potenzialità notevoli – spiega Maurizio Curti, presidente del consiglio di amministrazione di Alpe del Nevegal srl -. Per questo, pur non essendo il nostro mestiere e pur non guadagnandoci nulla, mettiamo a disposizione delle risorse per una serie di iniziative che vanno dall’ambito culturale a quello dei servizi, dall’intrattenimento alle attività dedicate ai più piccoli. In questo senso stiamo lavorando con i comuni di Ponte nelle Alpi e Belluno, con la Comunità montana bellunese, con la Pro Loco Castionese e gli Amici del Nevegal. Ci piacerebbe, però, che anche gli operatori economici del Colle facciano la loro parte, in maniera più convinta e partecipata di quanto fatto finora: dal cielo arriva solo la neve, il resto deve essere impegno, fantasia, lavoro. Il mancato funzionamento della seggiovia non deve essere un alibi».