I cittadini di Belluno credono di non essere di serie B rispetto ad altri comuni del Bellunese e per questo si sono rivolti alla loro Amministrazione perché operi e confermi che sono di serie A come gli altri e perché questo possa essere fatto valere.
Guardano, quindi, con interesse all’impegno della Amministrazione Massaro, volto a trovare una soluzione al gravissimo impatto che la precedente Amministrazione ha calato sulla testa dei cittadini e sul Territorio di Belluno, accordandosi alla chetichella con Terna per far passare un MegaElettrodotto strutturato per potenza da 380kv su Andreane, su Levego, e anche su Castion e davanti al centro di Belluno.
I cittadini comprendono la grave difficoltà che incontra questa Amministrazione nell’intento di sbrogliare questa ingarbugliata matassa appioppatale dai predecessori che sono stati ben poco attenti al territorio e ai suoi valori economici, ai suoi abitanti ed allo loro salute. Tuttavia, ora, cittadini e Amministrazione sanno che gli spazi operativi per un serio intervento che porti a rimediare alla situazione, ci sono tutti.
E in questo frangente, i cittadini intendono affiancare l’Amministrazione, per tutelare il territorio sia dal punto di vista sanitario, che ambientale, che economico.
Anche a Belluno sanno che non è accettabile che per sgravare un comune da una servitù di elettrodotto, la si carichi sulla testa dei cittadini di un altro. Troppe volte la politica ha fatto e fa pasticci (diremmo “inciuci”) in silenzio, senza confrontarsi con i propri cittadini, puntando a che gli effetti di questi pasticci, vengano alla luce quando oramai è troppo tardi, per poi dire “oramai non si può fare niente”. E se questi giochini vengono alla luce, i politici poi “sbraitano”.
Ma questa volta non è tardi. Questa volta lo spazio per agire c’è. E c’è la volontà dei cittadini di percorrerlo per intero. E lo “sbraitare” non serve.
Comitati di Andreane e Levego