Pur con gli ospiti addolorati e confusi, tutti gli operatori del Centro di Solidarietà e delle cooperative associate, hanno reagito con forza e decisione al disastro provocato all’incendio di Navasa, che ha distrutto la casa degli ospiti della comunità “La Vela”.
Anche oggi i Vigili del Fuoco stanno facendo i conti con l’insidioso e duro incendio che è scoppiato ieri alle 10.30, per cause ancora non precisate, ed è durato fino a oltre le 19 di sera. Lo stabile è stato dichiarato inagibile e i Vigili lo stanno mettendo appunto in sicurezza, perché non vi siano altri danni.
Gli ospiti e i loro operatori stanno riprendendo il percorso terapeutico interrotto per qualche ora nelle vicine strutture operative, cioè nella comunità terapeutica “Fonte Viva” e nella Casa Alloggio a Tedol di Cet. Sono state salvate le cartelle, le scorte dei farmaci, buona parte del vestiario, mentre oggi sono in via di recupero i viveri in deposito, i congelatori e i frigoriferi.
Numerose da ogni parte le telefonate e le mail di solidarietà. Primo fra tutti si è mosso il presidente della Federazione italiana delle Comunità Terapeutiche don Mimmo Battaglia, i membri del consiglio di presidenza e molti presidenti dei Ceis sparsi in Italia. Tutti disponili a dare una mano per quanto possibile.
Quasi in continuazione arrivano missaggi e proposte di aiuto ai cellulari dei responsabili, da parte dei Bellunesi. Molti chiedono l’apertura di un conto per dare un obiettivo e un recapito dove versare delle offerte. La sollecitazione è venuta in particolare e spontanea dal personale di un istituto di credito bellunese, sollecitato da qualche cliente agli sportelli.
E’ di fronte al venir meno di strutture come “La vela” di Navasa che rende le persone consapevoli del lavoro svolto. Infatti “La vela” ospita e offre percorsi terapeutici e riabilitativi a giovani che oltre alla dipendenza soffrono di malattie psichiatriche. I giovani sono stati i primi ad avvertire la perdita della loro casa quando piangendo dicevano “Brucia la nostra casa! La nostra casa non c’è più!”.
Il Comitato Direttivo del Ceis e gli altri responsabili del Sistema si sono mossi e si sono sollecitati a vicenda per fare il punto della situazione, il che avverrà venerdì 2 novembre per avviare le procedure e le iniziative opportune.
La drammatica vicenda ha segnato profondamente la gente di Navasa, vicina alla Comunità, anche perché gli ospiti de “La vela” erano entrati appena da qualche mese, dopo la conclusione dei lunghi lavori di restauro e messa a norma. Mentre se ne andavano dicevano “fate presto a tornare” e il Sindaco di Limana esortava a far presto gli accertamenti e riavviare i lavori prima possibile.
L’edificio di valore storico e architettonico, rimesso a posto, aveva ridato un altro volto alla zona.
L’incendio è stato un durissimo colpo per tutti, da ogni punto di vista.