Sarà in libreria a novembre “Il male degli ardenti” (Del Vecchio editore), l’ultimo romanzo di Andrea Ballarini. Una detective story barocca ambientata nella Venezia a cavallo fra il XVII e il XVIII secolo, in cui la teatralità e l’ironia della vita e della narrazione si incastrano in un meccanismo perfetto.
Siamo nel 1697, Giacomo Crivelli 40enne commediante del Théàtre Italien a Parigi si ritrova improvvisamente senza lavoro a seguito di un decreto del re che ordina la sospensione degli spettacoli della compagnia. Decide allora di allontanarsi dalla capitale francese per scrivere la sua autobiografia, cercando ispirazione attraverso una serie di vagabondaggi. Ma al monastero di Saint Honorat lo raggiunge il suo vecchio amico Aristotele Cereri, che gli offre l’incarico di capocomico a Venezia. Durante il viaggio, ai due si unisce Diana, una cantante italiana che ha abbandonato in fretta la Francia a causa di misteriosi e spiacevoli avvenimenti. Inizia così una turbolenta e romantica storia d’amore tra Giacomo e la donna. Ma giunti a Venezia Giacomo e Aristotele trovano la città in ginocchio a causa di un’epidemia e di una serie di delitti irrisolti che coinvolgono nobili e donne di teatro, che rivelano le mille sfaccettature della società veneziana. Un caleidoscopio di personaggi ed eventi che Ballarini muove con abilità nella Venezia barocca, dove teatralità e ironia della vita e della narrazione si incastrano in un meccanismo perfetto.
L’autore
Andrea Ballarini è nato a Milano nel 1961. Dal 1988 lavora in pubblicità e dal 2001 vive a Roma. Nel 2003 ha pubblicato Giallo Viola-Casanova, il cinema e l’amore (Lupetti editore), nel 2009 Il trionfo dell’asino (Del Vecchio editore), nel 2011 Chi massaggia il manzo di Kobe? (Dalai editore) e Come difendersi dalla suocera senza incorrere nel codice penale (Edizioni Armenia). Un suo racconto è apparso nel 2011 nell’antologia Nel cuore della notte (Del Vecchio editore). Il venerdì tiene la rubrica Manuale di conversazione sul sito de Il Foglio.