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giovedì, Giugno 1, 2023
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Gli autonomisti trentini strizzano l’occhio al Bard per affermare il diritto all’autogoverno

Le quattromila persone che hanno partecipato alla fiaccolata organizzata a Belluno per affermare il diritto all’autogoverno, rappresentano un segnale  della volontà di difendere non solo l’attuale assetto istituzionale dal paventato accorpamento della Provincia dolomitica con quella di Treviso, ma anche di reclamare per il territorio bellunese una più ampia possibilità di autonomia amministrativa. Ovvero quel federalismo la Lega Nord aveva promesso da anni e che è rimasta ahimè lettera morta. Quattromila persone però, per l’inesorabile legge dei numeri, altro non sono che il 2% degli elettori aventi diritto al voto dell’intera Provincia. E dunque il governo centrale, se lo riterrà, potrà tranquillamente procedere agli annunciati accorpamenti certo che i fuochi dolomitici si dissolveranno così come sono nati.

A dare man forte al Movimento Bard (Belluno autonoma Regione dolomitica) si fa avanti il Patt Partito Autonomista Trentino Tirolese (‘8,5% dei voti alle provinciali 2008 con tre consiglieri eletti e due assessori provinciali; e 20,03% alle elezioni delle Comunità di Valle del 2010), che ha avviato da tempo una forma di collaborazione a livello politico con il Bard, con il quale condivide il progetto di un’alleanza a livello dolomitico. E, più in generale, fra i territori dell’Arco alpino, tesa a mettere in campo fra le popolazioni di montagna strategie comuni in campo politico, economico e culturale. Obiettivi che il Segretario politico del Patt, Franco Panizza, aveva avuto occasione di esprimere nel giugno scorso in occasione del suo intervenuto al convegno sul tema “L’Autonomia – Il futuro governo della Provincia di Belluno”, svoltosi nel capoluogo bellunese.

Un cammino di collaborazione che, già in precedenza, aveva visto i rappresentanti del movimento autonomista bellunese partecipare ad un pubblico incontro ad Avio e intervenire con una propria delegazione al Congresso del Patt svoltosi il 15 aprile scorso a Mezzocorona.

Il Patt accoglie dunque con soddisfazione l’iniziativa del Presidente della Giunta provinciale di Trento, Lorenzo Dellai, che in occasione della manifestazione svoltasi giovedì a Belluno ha fatto pervenire agli organizzatori un messaggio nel quale ha inteso sottolineare che “l’impoverimento del tessuto istituzionale dei territori montani costituisce un errore storico, frutto di una visione statalista, burocratica, irragionevole.”

E’ intenzione del Patt proseguire nei contatti con il Bard e con il suo presidente Moreno Broccon, al fine di concordare azioni strategiche comuni fra le popolazioni di montagna, nella consapevolezza che l’autonomia non può essere interpretata come una chiusura egoistica, ma che è necessario operare perché a tutti i territori possa essere data la possibilità di autogestirsi.

“Solo affidando maggiori responsabilità ai territori – afferma il Segretario del Patt Franco Panizza –l’Italia potrà uscire dall’attuale stato di crisi. Sta, infatti, nella valorizzazione delle “autonomie responsabili” l’unica concreta possibilità che il nostro Paese ha di recuperare un equilibrio finanziario. L’unica risposta alla caduta delle ideologie, alla crisi dei partiti nazionali e alla crisi del sistema politico consiste, infatti, nel dare maggiore autonomia ai territori.”

A tale scopo il Partito autonomista organizza un incontro dal titolo “Autonomia e federalismo: le soluzioni per l’Italia?”, che si terrà venerdì 16 novembre 2012 ad ore 20 ad Ala, in collaborazione con la locale sezione del Patt, al quale sono stati invitati anche gli amici bellunesi del Bard.

Sarà presente anche il prof. Daniele Trabucco dell’Università di Padova, che sostiene da vicino le iniziative del Bard ed è l’estensore del ricorso alla Corte Costituzionale contro il commissariamento della Provincia di Belluno.

Parteciperanno anche Richard Theiner (segretario SVP), Laurent Vierin (Union Valdotaine), e rappresentanti della Slovenska Skupnost e dei movimenti autonomistici del Veneto.

 

 

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