Rovigo sarà accorpato a Padova, e Belluno a Treviso. Invariate Vicenza, Verona e Venezia. E’ già pronto il decreto legge che ridisegna la mappa delle province italiane. Via quelle con meno di 350mila abitanti o con un’estensione inferiore a 2500 Km quadrati, in tutto 36. Nessuna deroga quindi alle due province di montagna Sondrio e Belluno.
Queste le notizie di corridoio e le indiscrezioni riportate dalla stampa di oggi.
Il coordinatore provinciale del Pdl Stefano Ghezze, però, nonostante il suo partito abbia sorretto a Roma il governo Monti artefice del taglio delle province, chiama il popolo bellunese alla mobilitazione. Come un coniuge tradito che per ultimo viene a conoscenza del misfatto.
“Mercoledì sera il Pdl ci sarà e ci metterà la faccia. Vogliamo e dobbiamo salvare Belluno e la sua unitarietà – afferma in una nota il coordinatore provinciale del Popolo della Libertà Stefano Ghezze a due giorni dalla manifestazione a sostegno del mantenimento della Provincia prevista per mercoledì sera a Belluno. – Nessuno può chiamarsi fuori e noi vogliamo giocare questa partita fino in fondo con tutte le armi che sono a nostra disposizione. Mercoledì sera prima della manifestazione ho convocato un direttivo del partito nella sede di via Cavour”, anticipa Ghezze, che in queste ore sta contattando – via mail o per telefono – gli iscritti. “La mobilitazione deve essere generale”.
Un film già visto, insomma, che ricorda la fine della Brigata alpina Cadore, già cancellata a Roma, mentre a Belluno le urla dei politici risuonavano nei corridoi oramai deserti dello storico fabbricato, ancor oggi vuoto.